I Racconti dell’acqua in prima assoluta a Palazzo Nagliati per i 10 anni di Donne da Palcoscenico

Le parole scritte da Marco Schiavon sgorgano dalla voce dell’acqua tra musica e poesia, tra parola e suono, tra articolazione e vibrazione. Sentimenti, gesti, suoni e parole danzano insieme, fusi in unica forma espressiva nelle musiche in prima assoluta di Carlo Galante, con la voce di Letizia E. M. Piva, Marco Schiavon all’oboe e Alessio Pisani al controfagotto.

Per scaricare le immagini: https://shorturl.at/oLSAe

Dopo l’appuntamento, ormai consolidato, con il Concorso Corto Teatrale Site-specific, Donne da Palcoscenico: nel chiostro, storia e bellezza negli occhi delle donne, la Rassegna Donne da palcoscenico proseguirà domenica 22 settembre, ore 21.00, a Palazzo Nagliati, con il melologo in prima assoluta per voce, oboe e controfagotto I racconti dell’Acqua – parlar suoni e risonar parole testo di Marco Schiavon con il contributo di Letizia E. M. Piva, con la voce di Letizia Piva, Marco Schiavon all’oboe, Alessio Pisani controfagotto, musiche originali in prima esecuzione di Carlo Galante.

I racconti dell’Acqua – parlar suoni e risonar parole

Parole che sgorgano dalla voce dell’acqua che per sua natura tende a dissolvere le separazioni, fluisce libera creando un legame naturale tra gli esseri viventi e mentre scorre inarrestabile attraverso di noi, ci trascina nella sua infinita danza di libertà, al di là delle nostre ristrette visioni e asfissianti abitudini, verso l’ignoto, in un salto nel vuoto che è l’incontro con l’altro. Tra infiniti intrecci, la poesia, ispirata dalla musica, è ritrasformata in suono dalla musica stessa e la voce narrante diviene strumento che, ora dialogando ed ora nascondendosi tra le note, crea una simbiosi osmotica tra suono e parola. Le isole sonore in cui approda questo viaggio spaziano dalle suggestioni di Ovidio a cui Britten si ispira, alle musiche originali di Carlo Galante scritte appositamente per questo spettacolo, al Ritratto malinconico di Lodi Luka e alla travolgente Lamentatio di Giovanni Sollima. Incontri mitologici e rap contemporanei, metamorfosi oboistiche e bagatelle controfagottistiche, recitativi di rumori e singulti arcaici di fonemi, fanno intravvedere la possibilità di un linguaggio comune tra musica e poesia, tra parola e suono, tra articolazione e vibrazione: un tentativo di ritrovare quella protolingua arcaica e primordiale, dove sentimenti, gesti, suoni e parole danzavano insieme, fusi in unica forma espressiva di Carlo Galante e musiche di Lodi Luka, G. Sollima e B. Britten.

La rassegna proseguirà poi con una prima assoluta, domenica 13 ottobre, ore 16.30, nella Sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi per lo spettacolo Cassandra, forse..con Lucia Lavia e con il performer Thierry Parmentier, i musicisti Gessica Rampazzo (flauti), Marco Schiavon (oboe). Musiche a cura di Nuova Fucina Musicale.

La storica compagnia Minimiteatri, nata nel 2005 dall’incontro di personalità artistiche provenienti da diversi ambienti: Conservatorio, Teatro, Università, Accademia di Belle Arti, festeggia, tra settembre e novembre 2024, i dieci anni della rassegna Donne da Palcoscenico, format teatrale dedicato a personaggi e personalità femminili, che ha ricevuto, tra gli altri, il Patrocinio del Parlamento europeo, del Senato della Repubblica Italiana e della Camera dei Deputati.

Dal 2015 la direzione artistica è affidata a Letizia E. M. Piva che ha preso il testimone dal fondatore della compagnia Gabbris Ferrari dopo la sua scomparsa.

La rassegna è realizzata in collaborazione con il Comune di Rovigo – Assessorato alla Cultura, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, con il contributo della Fondazione della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Azimut Group, Banca del Veneto Centrale, Lions Club Rovigo, Carla Import Sementi, Bimi Sushi, con il Patrocinio della Provincia di Rovigo, l’Accademia dei Concordi, Università degli Studi di Trieste, la Fondazione Sviluppo Polesine, CPSSAE, CPO – Ordine Avvocati Rovigo, Acli Padova, Acli Rovigo, Aqua Srl e la Parrocchia di San Bartolomeo.

Si ringrazia inoltre la Fondazione Rovigo Cultura per il contributo al concorso, la Fondazione Banca del Monte di Rovigo per la concessione delle immagini delle opere di Gabbris Ferrari e Carlo Alberto Schiesaro per le riprese video.

Donne da Palcoscenico – X edizione (2024)
Presidente: Ruggero Zambon
Direttore Artistico: Letizia E. M. Piva
Produzione esecutiva: Francesca Chiappetta
Responsabile organizzativo Donne da Palcoscenico – Francesca Chiappetta
E-mail: francesca.chiappetta84@gmail.com
Alla sezione “Concorso” sul sito www.minimiteatri.it

Per informazioni:
info@minimiteatri.it
Facebook: Minimiteatri
Instagram: Minimiteatri
Biglietteria e Informazioni: 375 7992419

Programma della serata

Domenica 22 settembre, ore 21.00
Palazzo Nagliati (RO)
I racconti dell’Acqua
PRIMA ASSOLUTA
Melologo per voce, oboe e controfagotto
Voce: Letizia E. M. Piva
Oboe: Marco Schiavon
Controfagotto: Alessio Pisani
Testo : Marco Schiavon (con il contributo di Letizia E. M. Piva)
Musiche originali di C. Galante
Musiche di Lodi Luka, G. Sollima e B. Britten

Profili

Letizia E. M. Piva, Regista, drammaturga, attrice, vocalist, didatta di musica e teatro, strumentista darpa. 
Ha lavorato con importanti registi ed attori, quali: Gabbris Ferrari, con cui ha condiviso scelte artistiche per dieci anni, Arnoldo Foà, Antonio Taglioni, Thierry Parmentier, Michele Placido, Ilaria Occhini, Alessandro Haber.
Tra le collaborazioni: Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, Federazione Cemat, Teatro Stabile del Veneto, Istituto Musicale Europeo, Centro Ricerche Musicali di Roma, Centro per il Teatro Musicale da Camera di Spoleto, Orchestra di Padova e del Veneto, Teatro Sociale di Rovigo.
Direttore artistico di Minimiteatri, ha scritto e diretto spettacoli per Teresa Mannino, Marina Massironi, Vanessa Gravina, Cristina Donadio.
Ideatrice di manifestazioni, tra cui Donne da Palcoscenico che ha ospitato, tra gli altri, Maddalena Crippa, Dacia Maraini, Syusy Blady, Ambra Angiolini, Francesca Reggiani, Vanessa Gravina, Lucia Lavia.
Ha restituito al teatro il capolavoro cinquecentesco La Zingana di G. A. Giancarli, prima ripresa in epoca moderna.

Marco Schiavon, oboe
Nato a Treviso, Si è diplomato brillantemente in oboe presso il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto (TV) sotto la guida del M° A. Pietrobon.
E’ stato Primo Oboe dell’Orchestra Giovanile Italiana ed ha collaborato, sempre in qualità di Primo Oboe con alcune delle più prestigiose orchestre italiane e straniere tra cui: Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Budapest Festival Orchestra, Muncher Kammer Orchester, Orchestra del Teatro alla Scala e Orchestra della Suisse Romande suonando con  prestigiosi direttori come: G. Sinopoli, L. Berio,  F. Bruggen, V. Gergiev, W. Sawallisch, E. Imbal, G. Pretre, R. Muti, N. Mariner, D. Gatti , A. Lombard,  M. W. Chung. L. Mazel e V. Ashkenazy.
Svolge attività sia come solista che in formazioni da camera e nel 2004 ha vinto il concorso internazionale per Primo Oboe nell’Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano, ruolo che attualmente ricopre.          
Ha affiancato all’attività concertistica la passione per la scrittura drammaturgica ottenendo un positivo riscontro a numerosi concorsi nazionali come per esempio il primo premio al concorso “Martucci” città di Valenzano, il premio “Teatro Helios” al concorso “la Riviera dei monologhi” di Bordighera, è stato finalista al Premio “Lago Gerundo” e al concorso “Un bagaglio di idee”; si è inoltre aggiudicato il prestigioso “Premio Ipazia alla nuova drammaturgia contemporanea” con l’atto unico “STABAT MATER” ed il Premio Noax/Novuacs.
E’ stato segnalato alla XIV edizione del Premio Fersen con il dramma” Whatsapp Edipo” ed è il vincitore della IV Edizione del Premio CENDIC Segesta con il testo “Il colore della forma”.
Nel 2020 il suo testo “Rifiuti” è stato musicato dal compositore Alberto Cara e rappresentato alla sala Piatti di Bergamo e il suo corto “Studio di registrazione” è stato trasmesso dalla Radio Svizzera RSI.
Ha scritto i testi per spettacoli con Lella Costa e Cristina Chinaglia realizzati dal Teatro sociale di Rovigo.
Nel 2023 è stato premiato al chiostro “Nina Vinchi” del teatro Piccolo di Milano con il premio come miglior monologo con il testo “Ci vuole fegato” nella XVII edizione del Concorso Europeo per il Teatro e la Drammaturgia Tragos e con il Premio Sipario con il racconto “Le memorie di un violoncello”.
Ha partecipato alla rielaborazione drammaturgica del libretto dell’opera “Pigmalione” con cui il Teatro sociale di Rovigo si è aggiudicato il premio Abbiati 2024.
La sua raccolta di poesie “I canti silenziosi degli aironi” è stata pubblicata per la casa editrice “Montedit” conseguendo il riconoscimento di miglior opera di ricerca poetico espressiva al Concorso Internazionale “Locanda del Doge”.

Alessio Pisani, Controfagotto
Alessio Pisani si diploma in fagotto nel 1992 sotto la guida del M° Claudio Gonella presso il Conservatorio G. Puccini di La Spezia.
Nel 1996 inizia lo studio del Controfagotto perfezionandosi in seguito con il M° Domenico Romano.
Il suo percorso professionale-artistico è stato fin da subito incentrato sulla ricerca e lo sviluppo della tecnica e del repertorio del fagotto e del controfagotto. 
In orchestra Alessio Pisani ha ricoperto il ruolo di controfagotto presso l’Orchestra del Teatro Alla Scala di Milano e presso l’Orchestra Filarmonica della Scala di Milano dal 1996 al 2001.
Ha collaborato inoltre con: 
Mahler Chamber Orchestra, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Orchestre de Paris, Orchestra della Svizzera Italiana CH, ecc.
Nell’arco della sua carriera ha suonato sotto la conduzione di importantissimi Direttori d’Orchestra tra i quali: C.M. Giulini, C. Abbado, R. Muti, G. Sinopoli, G. Pretre, L. Maazel, W. Sawallisch, Z. Mehta, V. Gergiev, R. F. De Burgos, K. Petrenko, M. Whun Chung, R. Chailly, D. Harding, ecc.
Ha effettuato numerose tournèe in Italia e all’estero esibendosi in diversi paesi stranieri: Germania, Francia, Spagna, Norvegia, Svezia, Russia, Giappone e Australia.
Nel 2017 pubblica per l’etichetta Bongiovanni il suo primo CD da solista dal titolo Bogeyman.
Nel 2018 è stato invitato in Spagna alla conferenza internazionale delle doppie ance IDRS2018 ad eseguire in una delle serate principali il quintetto di Willy Hess per controfagotto e quartetto d’archi.
E’ docente di fagotto e controfagotto presso il Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria

Carlo Galante, compositore
Carlo Galante (nato a Trento nel 1959) si è diplomato in Composizione sotto la guida di Niccolò Castiglioni e Paolo Castaldi presso il Conservatorio di Milano.
Nel 1993 ha scritto il Dies Irae del Requiem per le Vittime della Mafia realizzato nella Cattedrale di Palermo.
Ha scritto per il teatro: le opere Byzanthium (Musica nel Nostro Tempo 1991); Corradino (Teatro Comunale di Bologna, 1992); Il combattimento con l’Angelo (Teatro Massimo di Palermo, 1997); Messer Lievesogno e la Porta Chiusa più volte rappresentato (Teatro Comunale di Bologna 1997; Teatro Palazzina Liberty, Milano 1998; Teatro Nuovo di Verona e Teatro Sociale di Trento, 2000); Ghost Cafè (Teatro Donizetti di Bergamo, 2000); Racconto di Natale  (Teatro Comunale di Modena, 2002)  e i balletti: Fandango (Teatro Filarmonico di Verona, 1992); Il fantasma di Canterville (Teatro Regio di Torino, 1995 e più volte riproposto); Notturno a Milano (Tardi in piazza Duomo, Teatro Filarmonico di Verona 2004).
Per l’Ensemble “Sentieri Selvaggi” ha scritto il brano La formula del fiore che dà titolo al CD; altri lavori precedenti sono editi nel CD “Yeliel” edito da Tirreno. Recentemente ha registrato il Sanctus  per la Missa Solemnis Resurrectionis del Giubileo 2000. Il CD “Enigma, la musica dei Tarocchi”, Rugginenti editore, su testi di Gabriela Fantato, è anche andato in scena in forma di spettacolo al Piccolo Teatro Studio di Milano e all’Accademia Filarmonica Romana nel 2000. Il suo ultimo CD, Essenza Carnale, del 2003, su poesie di Alfredo De Palchi, è stato patrocinato dalla fondazione newyorkese “Sonia Raiziss Giop Charitable Foundation”.
Ha composto nel 2004 per Enrico Dindo il  concerto per violoncello Luna in Acquario eseguito al Teatro Ponchielli di Pavia e di prossima pubblicazione in cd. Ha scritto per il Teatro Regio di Torino e il Teatro stabile La Tempesta su libretto di Luca Fontana che ha debuttato al Teatro Carignano nel 2006.
Su commissione della Fondazione “I Pomeriggi musicali” di Milano ha composto il brano sinfonico Percorso notturno con carillon che è stato eseguito sotto la guida di Corrado Rovaris nel febbraio del 2006. I “Violoncellisti della Scala” gli hanno richiesto il brano Due sono le porte del sogno suonato alla Scala nel maggio del 2006. Ha composto inoltre nel 2007 INRI passione secondo anonimo per soprano, attore e quartetto d’archi eseguita a Bolzano presso il Duomo di Gries.
La sua musica è stata eseguita più volte negli Stati Uniti, in  Svizzera, Spagna, Brasile, Germania, Regno Unito, Francia. Ha avuto numerose commissioni da orchestre italiane ed estere.