Shakespeare in love e in music agli Incontri Asolani
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SHAKESPEARE IN LOVE E IN MUSIC
Cosa c’è di più rivoluzionario, potente e liberatorio dell’amore?
L’amore!
Un ‘fil rouge’ che attraversa l’impaginato della serata di venerdì 6 settembre nella Chiesa di San Gottardo è che nella voce di Francesco Zanetti e nel pianoforte di Davide Cabassi troverà una articolazione variegata ed affascinante.
Il grande poeta e commediografo inglese William Shakespeare è l’ispiratore diretto ed indiretto delle musiche che riempiranno la serata nella Chiesa di San Gottardo, per il terzo appuntamento degli Incontri Asolani.
Il 46esimo Festival internazionale di musica da camera promosso da Asolo Musica – Veneto Musica, riunisce in una unica serata parole e note iniziando dallo schizzo per pianoforte ‘Macbeth and Witches’ del compositore ceco Bedrich Smetana. Egli ebbe modo di ascoltare il Coro delle Streghe del Macbeth di Giuseppe Verdi? Non sappiamo, ma forse sì- D’altronde Shakespeare fu molto amato dal genio di Roncole di Busseto che lo fece entrare nella sua produzione nel 1847 e non se ne andò più, fino a segnare i suoi ultimi capolavori, Otello e Falstaff.
E ‘Macbeth e le streghe’ di Smetana nasce nel 1859 (quindi le vicinanze temporali farebbero propendere alla scoperta dell’ascolto del Macbeth verdiano da parte dell’autore ceco). La breve composizione nasce nel 1859 quando l’autore vive in Svezia e l’atmosfera cupa riflette il dolore derivato dalla morte della moglie Katharina.
Probabilmente questa opera virtuosistica pianistica è nata come abbozzo per un poema sinfonico e viene pubblicata postuma nel 1912; ne esistono comunque altre due versioni: una trascrizione per orchestra di Jeremias e per piano e orchestra di Burghauser.
Appartenente al periodo ‘romanzesco’ è ‘La Tempesta’, l’ultima opera teatrale scritta tra il 1610 e il 1611 da Shakespeare. E ‘La Tempesta’ è anche il nome con cui è ricordata una delle Sonate più famose di Ludwig Van Beethoven. La Sonata numero 17 in re minore Op.31 numero 2 , nata in un momento della sua vita di forti contrasti emozionali, anni in cui Beethoven si accorge della sua progressiva ed incredibile sordità, anni del Testamento di Heiligenstadt e dell’amore non corrisposto per le Contessine Therese Brunswik e Giulietta Guicciardi. Partitura con difficoltà tecniche e con cambiamenti espressivi di grande effetto, passando dai ‘ppp’ di gran delicatezza ai ‘crescendi’ di forte intensità, ‘’ff’ tumultuosi e improvvisi, come appunto sa essere una tempesta! Nelle sole sei battute d’inizio ad esempio, si coglie la caratterizzazione di questa Sonata, tutti slanci accesi e pause e riflessioni.
Un arpeggio sulla dominante in la maggiore in pianissimo e subito dopo un Allegro con una cascata impetuosa di crome e sempre in crescendo fino allo sforzando sulla tonica e, nella stessa battuta, attraverso un gruppetto di note il ritorno alla dominante in la maggiore ma con un ‘p’, piano e col tempo Adagio.
E che dire dell’Allegretto finale? Tutto un fluire di arpeggi in velocità (il tema sembra essere stato ispirato a Beethoven da un galoppare di cavalli) tra pianissimi, crescendi e fortissimi. E’ ancora Shakespeare ad ispirare anche Claude Debussy che scrive nel 1910 il Preludio ‘La danse de Puck’ estratto dal primo libro. Puck è il dispettoso servitore di Oberon, il Re delle fate e Oberon che ha un corno magico suona per tutta la durata del brano. Composto a Parigi il Preludio ha come indicazione agogica ‘capriccioso e leggero’ e presenta i due personaggi contrapposti, uno spirito imprevedibile e giocoso e un Peter Pan leggero.
E’ una delle storie d’amore più famose e popolari del mondo. Composta tra il 1594 e il 1596 è anche una delle tragedie più rappresentate al mondo. La vicenda di Romeo e Giulietta e delle due famiglie contrapposte, i Capuleti e i Montecchi, ha assunto nel tempo un valore simbolico divenendo l’archetipo dell’amore perfetto avversato però dalla società e dalle convenzioni. La tragedia ‘Romeo e Giulietta’ ha avuto tantissime riduzioni musicali come il poema sinfonico di Cajkovskij, l’Opera di Gounod e anche cinematografiche, quale quella ‘storica’ di Franco Zeffirelli. Sergej Prokofev compone il balletto ‘Romeo e Giulietta’ dall’omonima tragedia di Shakespeare nel 1935 e 1936 su commissione del Teatro Kirov di Leningrado. Alcuni brani del balletto sono stati raccolti dall’autore in tre Suite per orchestra, ciascuna formata da sette parti, nel 1936 e nel 1946, mentre è nel 1937 che l’autore russo trascrisse dieci pezzi per pianoforte come Op.75.
La musica di Prokofev ripropone in tutte le sue diversità di espressione e di accenti le vicende dei due giovani innamorati che nelle Suite e in questi dieci pezzi per piano solo ritrovano una grande concentrazione lirica ed emotiva.
A tutto ciò daranno spessore le interpretazioni del pianista Davide Cabassi, che a soli 10 anni debuttò con la Sinfonica della Rai di Milano suonando il secondo Concerto di Shostakovich e che lo ha portato poi ad intraprendere una carriera di livello internazionale con le più rinomate orchestre e con bacchette famose. Cosa sarebbe però la poesia senza il valore di una voce che la fa rivivere? Ci penserà Francesco Zanetti, fine dicitore, attore, voice actor, che nel 2016 studia recitazione e doppiaggio all’accademia del cinema di Bologna ed inizia un rapporto ancora in essere con la società di doppiaggio ‘Puma is due’, sotto la guida delle sue più grandi mentori, le sorelle Izzo.
Asolo Musica ringrazia per il fondamentale sostegno il BELLUSSI Valdobbiadene, CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia e Caffè Hausbrandt.
Profili
Francesco Zanetti
Voice actor, voiceover talent, doppiatore, fine dicitore, qualche volta anche un attore e basta, nasce a Treviso nel 1988, dove inizia a recitare alle scuole medie, interpretando un piccolo artiere in Sogno di una notte di mezza estate. Scopre la sua predilezione per la recitazione vocale a microfono quando all’università si ritrova co-conduttore di un podcast per una web radio, mentre in teatro si esibisce sempre più come fine dicitore e, sempre senza sapere come, riceve sempre più chiamate per lavorare come speaker pubblicitario. Nel 2016 studia recitazione e doppiaggio all’Accademia del Cinema di Bologna e nello stesso anno inizia un rapporto ancora in essere con la società di doppiaggio Puma is due, sotto la guida delle sue più grandi mentori, le sorelle Izzo.
Davide Cabassi
ha debuttato a tredici anni con l’Orchestra Sinfonica della Rai di Milano suonando Secondo Concerto di Shostakovich sotto la direzione di Vladimir Delman, esordio di una carriera come solista che da allora l’ha portato ad esibirsi con le maggiori orchestra europee ed americane tra cui la Munchner Philharmoniker, Orchestra Filarmonica della Scala, Neue Philharmonie Westfalen, Russian Chamber Orchestra, Magdeburg Philharmoniker, Fort Worth Symphony, Enid Symphony, Big Spring Symphony, Hartford Symphony, Orquesta Sinfonica de Cordoba, Orchestra Haydn Bolzano, Orchestra Verdi Milano, Orchestra Pomeriggi Musicali Milano, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Romantique Parigi, OSI di Lugano, OFT di Torino, Orchestra dell’Arena di Verona, Tiroler Festspiele Erl Orchestra e molte altre, collaborando con direttori come Gustav Kuhn, James Conlon, Daniele Gatti, Asher Fisch, Antonello Manacorda, David Coleman, Vladimir Delman, Marco Angius, Tito Ceccherini, Carlo Goldstein, Jader Bignamini, Enrique Mazzola, Daniele Callegari, Massimo Zanetti, Mikhail Tatarnikov, Philip von Steinaecker, Howard Griffiths, Johannes Wildner, Federico Maria Sardelli, Kimbo Ishi-Ito, Helmut Rilling, Gabor Takacs-Nagy e numerosi altri.
Ha suonato per le più importanti realtà musicali italiane come la Società del Quartetto, Serate Musicali, Società dei Concerti, Festival Pianistico di Brescia e Bergamo ecc. ed estere, invitato sia in Europa che in più di 35 Stati Americani, in Cina e in Giappone in sale quali la Carnegie Hall a New York, Rachmaninoff Hall a Mosca, Gasteig a Monaco di Baviera, Mozarteum a Salisburgo, Louvre e Salle Gaveau a Parigi, Forbidden City Hall e NCPA a Pechino, Roque d’Antheron e Tiroler Festspiele.
Appassionato camerista, ha suonato in numerose formazioni da camera, 0 (nel 2018 ha fondato la Baggio Sinfonietta) e il suo vastissimo repertorio segnala particolare interesse per la musica d’oggi – molte sono le composizioni a lui dedicate eseguite in prima assoluta.
Una lunga collaborazione con il Teatro alla Scala l’ha portato a suonare per étoile quali Roberto Bolle, Svetlana Zacharova, Massimo Murru e Sylvie Guillem.
Parallelamente all’attività concertistica, Cabassi ha intrapreso un’intensa attività discografica. Ha pubblicato le prime registrazioni per etichette come Sony BMG(il suo primo album Dancing with the orchestra ottiene nel 2007 il Premio della critica della rivista Classic Voice per il miglior esordio discografico dell’anno), Concerto Classics e Col-legno.
Il 2012 vede il suo esordio per Decca, con un disco di straordinario successo con alcune Sonate e Variazioni di Mozart e intraprende la registrazione delle Sonate per pianoforte di Beethoven.
Ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte, diplomandosi con lode nella classe della Prof.ssa Edda Pontipresso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano ed è il primo italiano ammesso, alla International Piano Foundation di Cadenabbia, sul Lago di Como, con William Grant Naborè, K. U. Schnabel, L. Fleisher, D. Bashkirov, R. Tureck, A. Weissemberg, e molti altri.
Insegna nei conservatori italiani dal 2003: i suoi studenti risultano regolarmente vincitori di premi a grandi concorsi internazionali (Honens Calgary, Schumann a Zwickau, Cliburn, Epinal, Finale Ligure, Premio delle Arti, Montichiari, Piombino, Gorizia, Prima la Musica ecc).
È ideatore artistico delle stagioni concertistiche Kawai a Ledro (TN), Un pianoforte in Ateneo (Kawai – Cattolica, Milano), degli Incontri Contemporanei(Milano), dei Campus Musicali Estivi Kawai a Ledro e del Concorso Internazionale Shigeru Kawai.
Nel 2010 ha fondato con la moglie, la pianista russa Tatiana Larionova, la stagione concertistica Primavera di Baggio, per valorizzare e rilanciare culturalmente la periferia disagiata della sua città, coinvolgendo i bambini ed “invadendo” gli spazi associativi, specie quelli riscattati dalle mafie.
Calendario e Programma
Chiesa di San Gottardo – Teatro Duse
Tutti i concerti iniziano alle 21.00
Venerdì 6 settembre – Chiesa di San Gottardo
SHAKESPEARE IN LOVE
Francesco Zanetti, attore
Davide Cabassi, pianoforte
Musiche di Smetana, Beethoven, Debussy, Prokofiev Testi di Shakespeare
Per informazioni
Asolo Musica – Associazione Amici della Musica cell. 392 4519244
info@asolomusica.com – www.asolomusica.com
www.boxol.it/asolomusica