Solo i cinema e i teatri hanno ormai un ruolo di riflessione collettiva
«Solo i cinema e i teatri hanno ormai un ruolo di riflessione collettiva. Non i sindacati, non i partiti, e nemmeno la Chiesa».
Questa la provocazione lanciata da Franco Oss Noser, Presidente dell’Unione Interregionale Triveneta AGIS, nel corso di “Veneto Cantiere Cultura. La rete per uno sviluppo del territorio”, l’appuntamento annuale degli stati generali della cultura veneta promosso dalla Regione de Veneto in collaborazione con l’Unione Interregionale Triveneta di AGIS, tenutosi oggi, venerdì 20 giugno, nella sede di sede di H-Farm a Ca’Tron di Roncade (Tv).
«È un momento importante, un luogo importante, una giornata importante per il Veneto– ha esordito Oss Noser -. Oggi lo spettacolo che rappresentiamo è immerso nei saperi del futuro perché oggi qui sono riuniti i saperi del futuro e noi dello spettacolo siamo particolarmente orgogliosi di questo».
«L’immagine che ci viene attribuita – ha proseguito il presidente- è l’immagine dei guitti. Ma guitti non siamo. Magari lo saremo in palcoscenico, ma le nostre aziende sono aziende vere che concorrono non solo al benessere culturale, artistico e alla qualità della vita delle comunità. Ma concorrono anche al benessere di tipo economico».
Citando il caso francese, in cui le attività culturali, le imprese della cultura sono il secondo comparto dopo l’agricoltura come quantità di PIL prodotto, prima addirittura dell’industria automobilistica, il presidente dell’AGIS ha invitato gli enti pubblici e gli operatori culturali a lavorare assieme perché si pongano il traguardo di far diventare il Nord Est «un’area paradigmatica per provare nuove politiche di rapporto e di sviluppo culturale per le attività dello spettacolo, nella consapevolezza che le attività dello spettacolo sono un elemento non più trascurabile di sviluppo economico e di educazione permanente».
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