Ian Bostridge e Vladimir Ovodok in concerto con l’OPV
Giovedì 4 aprile 2019, 20,45
Padova, Auditorium Pollini
Prova generale ore 10.30
Con una introduzione all’ascolto alle ore 19.45
Ian Bostridge: il tenore-star torna a Padova dopo 21 anni.
Sul podio il giovane Vladimir Ovodok, tra i migliori allievi dell’Academy di Riccardo Muti.
Scarica il comunicato stampa
Sarà molto mozartiano il concerto del prossimo Giovedì 4 Aprile alle 20,45 in Auditorium Pollini. Non deve stupire, però, che in mezzo a tanti brani di Mozart o a lui ispirati spunti anche il nome di un compositore apparentemente distante come Benjamin Britten: fra i due musicisti – come ha sottolineato Hans Keller – esiste infatti un sottile, ma solido legame dato dalla volontà comune a entrambi di rinnovare con leggerezza e profondità il linguaggio dell’opera e della musica in genere. Non per nulla Britten amava moltissimo Mozart e sceglieva spesso di eseguirlo in pubblico.
Il concerto, in cui l’OPV sarà affiancata dal grande Ian Bostridge, verrà diretto dal giovane, apprezzato direttore bielorusso Vladimir Ovodok, già allievo di Riccardo Muti all’Italian Opera Academy di Ravenna. La partecipazione di Ovodok rientra nel progetto dell’OPV di collaborare con giovani direttori emergenti segnalatisi nelle accademie più importanti, un impegno che continuerà anche in futuro grazie al recente accordo con l’Accademia Chigiana per ospitare i migliori allievi del corso di Daniele Gatti a Siena.
Della musica di Britten il tenore Ian Bostridge, musicista-intellettuale divenuto cantante dopo aver conseguito un dottorato in Storia a Oxford, è un vero specialista. Il ciclo di canzoni Illuminations, che verrà eseguito in quest’occasione, oltre ad essere uno dei suoi lavori più sentiti è anche una delle poche composizioni in cui sia stata messa in musica la parola densissima ed enigmatica di Arthur Rimbaud. Il titolo del ciclo, che fu dato forse da Verlaine, significa «illuminazioni», «epifanie» ma anche «luminarie» o «lampioni»: e infatti nei testi di Rimbaud, popolati di apparizioni urbane-celestiali, la rivelazione poetica si fa strada in un contesto umile, illuminato da luce artificiale o da lampade da cantiere. È il caso per esempio di Being Beauteous, settima canzone del ciclo dedicata al compagno del compositore, il tenore Peter Pears. La musica di Britten sottolinea questi contrasti, questi lampi di lucidità e queste nostalgie alternando brani di carattere diverso: a Fanfare e Villes, i primi due brani, di carattere enfatico e un po’ pomposo, segue Phrase che fa da prologo misterioso al danzante Antique; i brani Royauté e Marine hanno carattere fortemente narrativo, quasi operistico, e via dicendo, con la musica che spesso continua la parola là dove questa non vuole o non può arrivare.
Il concerto si aprirà con Maurerische Trauermusik (Musica funebre massonica) K477 di Mozart, basata su un antico cantus firmus gregoriano che viene affidato ai fiati con un contrappunto spesso «singhiozzante» degli archi. Oltre che alla melodia lenta e solenne, il colore scuro di questo brano è dovuto anche alla particolare composizione dell’orchestra, in cui mancano i flauti ma entrano ben tre corni di bassetto e un controfagotto. Si tratta di un lavoro breve ma intensissimo che risale al coinvolgimento di Mozart nella massoneria viennese, all’epoca una sorta di cenacolo culturale promotore del progresso e della diffusione di idee «illuminate».
Di Mozart verrà poi eseguita la Sinfonia n. 31 K297, nella quale il salisburghese – che ricevette la commissione da una società di concerti parigina – si divertì a giocare, reinterpretandoli, con i cliché della musica orchestrale francese. Ne esce una sinfonia scenografica, d’impatto immediato: non mancano tuttavia tratti di profondità nell’elaborazione dei temi, ed elementi di sperimentalismo come l’introduzione (per la prima volta in una sinfonia di Mozart) dei clarinetti. Insieme alla Sonata per pianoforte in La minore K310 la si può annoverare tra i risultati più graziosi, e più amati dal pubblico di oggi, del viaggio che Mozart fece a Parigi nel 1778.
Il concerto si chiuderà con la Suite “Mozartiana” di Tchaikovsky, realizzata nel 1887 per il centenario della prima rappresentazione del Don Giovanni. In questa suite, costituita dalla trascrizione di tre pezzi pianistici poco noti di Mozart e della versione pianistica dell’Ave Verum Corpus realizzata da Liszt, il compositore russo si fa in qualche modo da parte, limitandosi ad orchestrare Mozart secondo il gusto sinfonico di fine ‘800: un tributo al compositore salisburghese a cui si sentiva (anche lui) profondamente legato, e di cui vedeva il genio anche nei brani più trascurati. L’ultima parte della suite è occupata da un tema con variazioni in cui emergono momenti solistici importanti nella cadenza del clarinetto, e soprattutto nella enorme cadenza per vicino che trasforma il brano in un vero concerto per violino e orchestra.
Continuano le collaborazioni della Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto con le associazioni di volontariato del territorio. Per questo appuntamento apre la collaborazione con AVIS comunale Padova una tra le più grandi associazioni del territorio che opera di intesa con le strutture ospedaliere pubbliche.
L’AVIS è una associazione che fonda la sua attività principalmente sui principi della libera partecipazione sociale e sul volontariato quale elemento centrale e strumento insostituibile di solidarietà umana.
Sul territorio di Padova conta quasi 3.000 soci e l’impegno dei suoi volontari è riservato prevalentemente alla sensibilizzazione e promozione del dono nonché ad aumentare la conoscenza di come il sangue rappresenti una risorsa limitata, essenziale , insostituibile e fondamentale per la cura di malattie genetiche ma anche per moltissimi interventi chirurgici.
Il concerto sarà anticipato dalla prova generale aperta al pubblico alle ore 10.30 e da una introduzione all’ascolto con i protagonisti della serata alle ore 19.45 sempre in Auditorium.
La Stagione concertistica è realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione del Veneto, del Comune di Padova e di Fondazione Antonveneta.
Biglietti
53a Stagione concertistica 8-25€
Prove generali 3-8€
In vendita online su www.opvorchestra.it (solo biglietti interi), da una settimana prima del concerto presso Gabbia Dischi (via Dante, 8) e al botteghino dell’Auditorium la sera del concerto dalle ore 20.00.
Un pensiero su “Ian Bostridge e Vladimir Ovodok in concerto con l’OPV”