Sabato 23 marzo ad Ombre di Jazz gli Sparkle: un trio alla ricerca dell’inconsueto e dell’imprevedibile
sabato 23 marzo 2013
Risorta Osteria del Refosco
Via C. Cassan 5, Padova
cena dalle ore 20.30
concerto dalle ore 21.30
Sparkle Trio
Ettore Martin, sassofono tenore
Stefano Senni, contrabbasso
Enzo Carpentieri, batteria
Ingresso gratuito, si consiglia la prenotazione
T. 049-8774159
Per informazioni:
www.risortaosteriadelrefosco.it
http://ombredijazz.blogspot.it
https://www.facebook.com/ombredijazz
Gli Sparkle ad Ombre di Jazz: un trio alla ricerca dell’inconsueto e dell’imprevedibile
Ombre di Jazz continua sabato 23 marzo a La Risorta Osteria Del Refosco, di Via Carlo Cassan 5, proprio a fianco dell’Auditorium del Conservatorio Pollini, in compagnia dello Sparkle Trio di Ettore Martin sassofono tenore, Stefano Senni contrabbasso ed Enzo Carpentieri batteria. L’orario di inizio è previsto per le ore 21.30, l’ingresso è libero ma è consigliata la prenotazione anche a chi volesse arrivare in anticipo e gustarsi una cena, dalle ore 20.30, a base di piatti tipici della tradizione e “un’ombra” di vino.
Sparkle è un collettivo che vede riuniti alcuni tra i più creativi musicisti della scena jazz attuale e mette insieme svariati elementi musicali, storie e tradizioni alla costante ricerca dell’inconsueto e dell’imprevedibile. Il gruppo propone un repertorio di composizioni originali e si ispira alle forme più moderne del jazz; una musica che attinge dalla cultura afro-americana e trae ispirazione da esperienze musicali e di viaggio nei paesi del sud est asiatico. Ettore Martin, Stefano Senni, Enzo Carpentieri hanno sviluppato in questi anni personalità definite, modellate verso una poetica musicale di sicura riconoscibilità dando vita ad un trio che racconta percorsi differenti in una modalità fresca e sorprendente.
La rassegna Ombre di Jazz esprime la volontà di creare un luogo di aggregazione alternativo ai classici spazi d’ascolto, dove poter fare cultura non solo musicale. «In queste serate – spiega Tommaso Cappellato – sarà coronato l’incontro tra più generazioni a ricordare come il jazz rimanga una disciplina tramandata attraverso l’esperienza diretta, l’ascolto e lo scambio; una musica intellettuale, spirituale e romantica il cui scopo é quello di arrivare al cuore e far pensare».
Ingresso gratuito, si consiglia la prenotazione
Per informazioni:
T. 049-8774159
http://www.risortaosteriadelrefosco.it
http://ombredijazz.blogspot.it
BIOGRAFIE:
ENZO CARPENTIERI
Un musicista eclettico che integra gli elementi più tradizionali della musica afroamericana con quelli più moderni: dall’hard bop al free jazz, dal mainstream all’avanguardia, il batterista Enzo Carpentieri si trova a proprio agio con le più disparate musiche riuscendo ad esprimersi con successo in diversi contesti stilistici. Attivo sin dalla metà degli anni ‘80 suona di frequente con i musicisti italiani Massimo Urbani, Piero Odorici, Carlo Atti, Maurizio Caldura e il grande Sal Nistico, accompagnando occasionalmente diversi solisti in tour come Art Farmer, Dusko Goykovich, Valery Ponomarev, Tony Scott, Steve Grossman, Ralph La Lama, Harold Danko, Vic Juris, Cameron Brown. Collabora in modo continuativo con formazioni stabili con Dick Oatts, Jim Snidero, Bob Sands, Kurt Weiss, Erwin Vann, Tony Overwater, Paolo Birro, Ettore Martin, Roberto Magris, Robert Bonisolo, Antonio Faraò e altri. Registra diversi cd tra i quali ricordiamo ‘Guest’ – European Music Orchestra (Soul Note) alternandosi con Aldo Romano alla batteria e con solista ospite Kenny Wheeler, mentre l’ultima sua produzione discografica è ‘Look to the Neutrino’ con Lunar Quartet featuring John Tchicai, gruppo fondato da Enzo Carpentieri insieme al sassofonista afro-danese, grande esponente della New Thing degli anni ’60. Creatore di progetti originali e i più diversi tra loro, come Dufay, ispirandosi al compositore fiammingo del rinascimento Guillame Dufay, o come Dolphiana, un omaggio al caleidoscopico universo musicale di Eric Dolphy. Tiene concerti in molti paesi Europei e in Canada, Australia, Asia, Cina, Indonesia. Si esibisce dal più piccolo dei jazz club ai più grandi teatri, dal Festival jazz di Melbourne al Conservatorio di Tashkent, dal Puppet Theatre di Samarcanda al Gedung Kesenian di Jakarta, dall’ Academy for Performing Arts di Hong Kong alla Xinghai Hall di Guangzhou, dalla City Hall di New York al Festival jazz di Vancouver. Parallelamente alla professione di musicista svolge diverse attività legate al mondo del jazz: lavori di musica per teatro sperimentale con il Tam Teatromusica, collaboratore da molti anni per la Rassegna Jazz Internazionale del Centro d’Arte degli Studenti dell’Università di Padova, direttore artistico di alcuni festival dell’area Veneta e festival manager del Padova Porsche Jazz Festival.
ETTORE MARTIN
Ettore Martin, nato a Vicenza il 23 aprile 1961, si diploma in teoria e solfeggio presso il conservatorio “Pollini” di Padova. Partecipa al disco “Mitteleuropa” del pianista triestino Roberto Magris, compone e suona per il teatro (“Bukowski Blues”) e la danza contemporanea (“Mind the Gap” e “Sovrapposizioni”). Effettua arrangiamenti per svariate big band e per il Sax Appeal Saxophone Quartet (CD Soul Note “Giotto” ospite Claudio Fasoli). Ottiene risultati significativi con un quartetto a proprio nome: 2° classificato al concorso per nuovi talenti “Summertime In Jazz 94” di Prato; 2° classificato al concorso “Emersioni 96” di Castiglioncello (LI) dedicato al sax tenore. Nel 97 é tra i sei finalisti del “Premio Nazionale Massimo Urbani” di Urbisaglia (MC). Nel 99 vince il concorso internazionale di Arrangiamento e Composizione per Orchestra Jazz di Barga (LU) nella sezione dedicata alle composizioni originali con il proprio brano “Natural Code”. Dal 90 insegna sassofono, armonia, arrangiamento, composizione e musica d’insieme a Vicenza (scuola di musica “Thelonious” e laboratorio “Jazzland”) e Padova (scuola di musica “Gershwin”). Ha suonato con Valerio Abeni, Marc Abrams, Mauro Beggio, Paolo Birro, David Boato, Guido Bombardieri, Roberto Bonati, Enzo Carpentieri, Piero Leveratto, Giovanni Maier, Massimo Manzi, Bruno Marini, Alberto Marsico, Saverio Tasca e Marcello Tonolo.
STEFANO SENNI
Nato il 30 maggio 1972, si è avvicinato allo studio del contrabbasso e della musica jazz nel 1992, dopo qualche periodo dedicato al basso elettrico (strumento che ha poi definitivamente abbandonato), ed ha maturato sin dal principio una grande passione per la tradizione culturale afroamericana. Ha frequentato i Civici corsi di jazz di Milano e si è diplomato sotto la guida di Giorgio Azzolini, oltre a conseguire una laurea in Economia Aziendale.
In seguito si è perfezionato privatamente con Rosario Bonaccorso e nel 1995 ha preso parte ad un workshop internazionale tenuto da Ray Brown. Attualmete insegna presso l’Accademia Musicale “S.Martelli” di Sandrà (VR), al Centro Regionale Veneto per la formazione jazzistica, presso il L.A.M.S. di Verona e contrabbasso jazz al conservatorio di Rovigo. Svolge un’ intensa attività concertistica in Italia e all’estero e vanta apparizioni in vari circuiti televisivi e radiofonici (Tv e radio na-zionale Svizzera, radio Capodistria, Tmc2, ecc.). Nel 1996 è stato invitato al festival di Calvi, in Corsica. Le sue collaborazioni comprendono molti nomi fra i più prestigiosi del jazz italiano, oltre ad artisti internazionali.