La musica da camera di “Strauss & Mozart” all’Olimpico di Vicenza
Settimane Musicali al Teatro Olimpico
XXIII edizione
Vicenza, 25 maggio / 25 giugno 2014
La musica da camera di “Strauss & Mozart” all’Olimpico di Vicenza
Domenica 15 giugno 2014, Sonig Tchakerian e Andrea Lucchesini saranno protagonisti di un nuovo appuntamento delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza
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Il nuovo appuntamento delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza è dedicato a Richard Strauss, di cui ricorrono i 150 anni dalla nascita, e a Wolfgang Amadé Mozart, compositore protagonista, anche per quest’anno, della sezione Opera del Festival.
Causa indisposizione non ci sarà il maestro Mario Brunello, che conferma, tuttavia, la sua presenza al Festival, martedì 24 giugno, alle 21.00 per il concerto “Raccontare Bach” dove interpreterà due delle sei Suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach (recuperando il concerto che è stato rimandato ed era previsto per l’11 giugno).
L’evento si terrà domenica 15 giugno 2014, ore 21.00, presso il Teatro Olimpico, con la presenza degli altri due grandissimi interpreti: la violinista italo-armena Sonig Tchakerian, musicista di fama internazionale, premiata al concorso Paganini di Genova (nel 1980) ed all’ARD di Monaco di Baviera (nel 1982 e nel 1988) e responsabile artistica dei concerti di musica da camera del Festival ed il pianista Andrea Lucchesini, vincitore del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano, interprete di prim’ordine che vanta un’ampia discografia e una collaborazione in qualità di solista con orchestre e direttori di fama mondiale.
L’appuntamento sarà preceduto, alle ore 19.30, presso l’Odeo del Teatro Olimpico, da una Conversazione, intitolata Un, due, tre…, con il musicologo e critico musicale Giorgio Pugliaro.
Il programma si aprirà con la Sonata KV 304 in Mi minore per violino e pianoforte di Wolfgang Amadé Mozart, composta a Parigi durante l’estate del 1778, quarta (di sei) sonate che restituisce, nei suoi due tempi (Allegro, Minuetto), la natura malinconica dell`ispirazione mozartiana. Seguiranno Quattro Improvvisi per pianoforte op. 90 (1827) di Franz Schubert, affascinanti nella loro straordinaria fantasia creatrice ed esempio dello Schubert “poeta del pianoforte” per ritornare ancora a Mozart con la Sonata KV 283 in sol maggiore. Al 1887 risale invece la Sonata op. 18 in Mi bemolle maggiore per violino e pianoforte di Richard Strauss che chiude la serata.
Sonig Tchakerian è un personaggio inconfondibile nel panorama concertistico internazionale. Il suo carattere unisce all’umiltà meticolosa nello studio, l’ardimento nell’interpretazione dove non vuole alcuna nota inerte, né una pausa o un fraseggio, vivendo in prima persona il linguaggio e le scelte degli autori. Per questo, nella trasmissione L’infedele, il brillante pianista iraniano Ramin Bahrami l’ha presentata come una protagonista di quella libertà pur rigorosa che caratterizza “il nuovo Bach”. Di Bach è da poco uscita per la Decca l’incisione integrale delle Sonate e Partite per violino solo: Sonig vi è arrivata per un percorso con i grandi classici e dalla messa a fuoco di opere fatte di pezzi diversissimi quasi segretamente uniti. Così l’incisione precedente è dedicata ai 24 Capricci di Paganini, dove ha maturato quel dominio del virtuosismo più ardito che carica la furia o l’abbandono, poi offerto in Bach. Il “fascino soggiogante, il carismatico rigore morale e la potente bellezza d’una capacità tutta sua d’affondare il fraseggio” (Lorenzo Arruga) non è per lei un punto d’arrivo; vive con un’inquieta voglia di cercare oltre, esplorare cose nuove. Se fin da bambina ha imparato a imporsi con l’archetto e con l’esistenza sotto la guida del padre, carismatico medico e violinista; se ha potuto godere di grandi maestri diversissimi, come Accardo e Milstein, e ha creato esperienze intense e coraggiose come la direzione, insieme al marito Titta Rigon – pianista e direttore d’orchestra – delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico, suonando con artisti famosi o divenuti tali; e infine se ha il crisma della classicità ufficiale insegnando violino nella scuola di alto perfezionamento dell’Accademia di Santa Cecilia in Roma, oggi ha aperto anche nuovi percorsi: una performance di Bach a confronto con le sacre pagine di Anselmo d’Aosta; un’avventura oltre il confine del jazz con strumentisti spericolati come il sassofonista Pietro Tonolo e il pianista Paolo Birro; un viaggio di concerti e incontri alla riscoperta delle origini armene. Radici e futuro, per lei due realtà da non tradire.
Formatosi sotto la guida di Maria Tipo, Andrea Lucchesini si impone all’attenzione internazionale giovanissimo, con la vittoria del Concorso Internazionale “Dino Ciani” presso il Teatro alla Scala di Milano. Suona da allora in tutto il mondo con le orchestre più prestigiose, collaborando con direttori quali Claudio Abbado, Semyon Bychkov, Roberto Abbado, Riccardo Chailly, Dennis Russell Davies, Charles Dutoit, Daniele Gatti, Gabriele Ferro, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Vladimir Jurowski, Gianandrea Noseda e Giuseppe Sinopoli. La sua ampia attività, contrassegnata dal desiderio di esplorare la musica senza limitazioni, lo vede proporre programmi che spaziano dal repertorio classico all’oggi e gli vale già nel 1994 il riconoscimento dei musicologi europei da cui riceve – unico italiano finora – il Premio Internazionale Accademia Chigiana, mentre l’anno successivo il Premio “F. Abbiati” testimonia l’apprezzamento della critica italiana. Ha al suo attivo numerose incisioni discografiche, le prime delle quali risalgono agli anni ’80 per EMI International (Sonata in si minore di Liszt, Sonata op.106 “Hammerklavier” di Beethoven, Sonata op.58 di Chopin); successivamente realizza Pierrot Lunaire di Schoenberg e Kammerkonzert di Berg per Teldec, con la Dresdner Staatskapelle diretta da Giuseppe Sinopoli. Ha inciso inoltre per BMG il Concerto “Echoing curves” di Luciano Berio sotto la sua direzione: è una delle tappe fondamentali di una stretta collaborazione con il compositore, accanto al quale Lucchesini vede nascere l’ultimo e impegnativo lavoro per pianoforte solo, la Sonata, eseguita in prima mondiale nel 2001 e successivamente consegnata – con tutte le altre opere pianistiche di Berio – ad un disco AVIE Records che riceve unanime plauso dalla critica internazionale. Altrettanto festeggiata la registrazione dal vivo che Lucchesini realizza del ciclo integrale delle 32 Sonate di Beethoven per Stradivarius: la raccolta ottiene tra l’altro nell’agosto 2004 il riconoscimento di “disco del mese” della prestigiosa rivista tedesca Fonoforum. A partire dal 1990 il pianista si dedica anche alla musica da camera, realizzando in particolare una stretta collaborazione (anche discografica) col violoncellista Mario Brunello ed esplorando in varie formazioni il repertorio cameristico. Tra i prossimi impegni, ricordiamo, oltre a una intensa attività concertistica in Italia, recital e concerti in Europa e negli Stati Uniti. Convinto che la trasmissione del sapere musicale alle giovani generazioni sia un dovere morale, Lucchesini si dedica con passione all’insegnamento, attualmente presso la Scuola di Musica di Fiesole, della quale dal 2008 è anche direttore artistico. E’ inoltre invitato a tenere masterclass presso importanti istituzioni musicali europee, quali la Musik Hochschule di Hannover, il Sommer Wasserbuger Festspiele e il Mozarteum di Salisburgo; dal 2008 è Accademico di S. Cecilia. Il suo più recente lavoro discografico sono gli Improvvisi di Schubert, incisi per AVIE Records nel 2010 e accolti con entusiasmo dalla critica internazionale e nel novembre 2010 il CD è stato nominato disco del mese da Musicweb International.
Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico fanno parte del grande circuito europeo di festival associati all’EFA, European Festival Association, tra cui BBC Proms, Lucerne Festival, Berliner Festspiele, Zurcher Festspiele, Prague Spring Festival e – in Italia – ROF di Pesaro, Ravenna Festival, Merano e Stresa Festival, MiTo Settembre Musica.
Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico, si avvalgono del patrocinio e del contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione del Veneto della Provincia di Vicenza e del Comune di Vicenza; sono inoltre sostenute dalla Fondazione Cariverona, dalla Fondazione Giuseppe Roi, da Paolo Marzotto, dalla Banca Intesa San Paolo, dalla Banca Popolare di Vicenza, da Enel S.p.a., da Tde Macno e dalla Zeta Farmaceutici-Marco Viti.
Media Partner: Radio Tre, Classica, Il Giornale di Vicenza
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