Alexander Lonquich sostituisce Louis Lortie al Teatro di Badia Polesine
L’Orchestra di Padova e del Veneto comunica che, a causa di un’improvvisa indisposizione del Maestro Louis Lortie, sarà Alexander Lonquich a ricoprire il doppio ruolo di pianista e direttore nel concerto che l’Orchestra terrà sabato 7 febbraio al Teatro “Eugenio Balzan” di Badia Polesine (RO), con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e del Veneto.
Invariati gli orari. Alle 11.00 avrà luogo la prova generale aperta per le scuole, a ingresso gratuito su prenotazione; alle 17.00 si terrà il concerto pubblico, che avrà ingresso a pagamento con biglietto unico a 10 euro.
Invariato anche il programma, che vedrà l’Orchestra eseguire, con Alexander Lonquich, l’Ouverture in do minore op. 62 “Coriolano”, il Concerto n. 2 in si bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 19 e il Concerto n. 4 in sol maggiore per pianoforte e orchestra op.58 di Ludwig van Beethoven.
I biglietti saranno messi in vendita da OPV il 7 febbraio presso la biglietteria del Teatro con orario 10-13 e 15-17. Il ricavato sarà interamente devoluto in beneficenza all’Associazione Sportiva Dilettantistica “Uguali… Diversamente” di Rovigo.
ALEXANDER LONQUICH
Nel 1977 ha vinto il Primo Premio al Concorso “Alessandro Casagrande” di Terni, dedicato a Schubert. Da allora ha tenuto concerti negli Stati Uniti, in Giappone e nei principali centri musicali europei. La sua attività lo vede impegnato con direttori d’orchestra come Claudio Abbado, Kurt Sanderling, Ton Koopman, Emmanuel Krivine, Heinz Holliger, Marc Minkowski. Un legame speciale è stato quello con Sándor Végh e la Camerata Salzburg, di cui è tuttora ospite nella doppia veste di direttore e solista. Nella vita e nell’arte di Alexander Lonquich un posto fondamentale è occupato dalla musica da camera. Nel corso degli anni Lonquich ha collaborato con artisti come Christian Tetzlaff, Joshua Bell, Heinrich Schiff, Steven Isserlis, Isabelle Faust, Jörg Widmann, Boris Pergamenschikov, Heinz Holliger e Frank Peter Zimmermann, ottenendo numerosi riconoscimenti dalla critica internazionale, tra cui il Diapason d’Or nel 1992, il Premio Abbiati nel 1993 e il Premio Edison in Olanda nel 1994. Nel 2003 ha formato con la moglie Cristina Barbuti un duo pianistico che si esibisce in Italia, Austria, Svizzera, Germania e Norvegia. Nei suoi concerti appare spesso nella doppia veste di pianista e fortepianista, con un repertorio che spazia da Carl Philipp Emanuel Bach a Schumann e Chopin. Nel doppio ruolo di direttore e solista collabora con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilharmonie, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs-Élysées e la Filarmonica della Scala di Milano. Con l’Orchestra da Camera di Mantova ha svolto, tra il 2004 e il 2007, un lavoro di ricerca e approfondimento sull’integrale dei Concerti per pianoforte e orchestra di Mozart. Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con cui dalla stagione 2011-2012 ha iniziato una collaborazione anche come direttore e solista. Negli ultimi anni ha suonato in tutte le più importanti sale da concerto italiane, tra cui il Teatro Carlo Felice di Genova, il Conservatorio e il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Parma, il Conservatorio di Torino, il Parco della Musica di Roma. Dopo aver effettuato incisioni per la EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn e un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. Recentemente ha inciso, sempre per la ECM, la Kreisleriana di Schumann e la Partita di Heinz Holliger. Agli impegni concertistici ha sempre affiancato un intenso lavoro in campo didattico, tenendo masterclass in Europa, negli Stati Uniti e in Australia. Ha collaborato stabilmente con l’Accademia Pianistica di Imola e la Hochschule für Musik di Colonia. Convinto che il sistema educativo in campo musicale vada integrato e in parte ripensato, si è impegnato nella conduzione di laboratori teatrali e musicali, avvalendosi della collaborazione di personalità provenienti da linguaggi artistici diversi. Tra le altre, gli è particolarmente cara l’esperienza del laboratorio Kinderszenen dedicato all’infanzia.
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