Acqua rotta: Gualtieri, Brunello e Gazzola in dialogo sul tema dell’acqua, una preziosa viva sostanza.
INCONTRI ASOLANI
XLVI Festival Internazionale di Musica da Camera 2024
Dedicato a Teodora Campagnaro
Asolo – Chiesa di San Gottardo/Teatro Duse
30 agosto al 13 settembre
Link alle foto: https://bit.ly/Incontriasolani2024
Lunedì 9 settembre, alle 21- Chiesa di San Gottardo
Due voci riempiranno lo spazio della Chiesa di San Gottardo, lunedì 9 settembre, alle 21 per il 46esimo Festival Internazionale di musica da camera ‘Incontri Asolani’ promosso da Asolo Musica – Veneto Musica, Mariangela Gualtieri, la poetessa di Cesena autrice di poesie essenziali e profonde dialoga con il cello di Mario Brunello che offre Bach, Sculthorpe (autore australiano), Gubajdulina, Curtoni, 37enne piacentino perfezionatosi con Sollima.
Il concerto per violoncello e voce recitante si intitola ‘Acqua rotta’. A scandire il tempo in scena è “quasi-zero”, installazione di Gianandrea Gazzola, così raccontata dall’artista: «Un cristallo d’acqua gelata, sospeso a mezz’aria tra due lunghe aste sottili. Nel dialogo tra poesia e musica, “quasi-zero” è un convitato di ghiaccio. Presenza immobile, se non fosse per la quieta pulsazione che anziché la vita, ne scandisce goccia a goccia, la misura che lo separa dal nulla». Il violoncello di Mario Brunello e la voce poetica di Mariangela Gualtieri si mettono in dialogo con una speciale attenzione al tema dell’acqua sentita come preziosa viva sostanza. “Le musiche scelte, racconta il famoso violoncellista veneto, non amplificano solo le suggestioni delle parole delle poesie di Mariangela, ma vogliono essere dei veri ‘specchi’ in cui i versi trovano un riflesso sonoro.
A volte le parole cancellano le note, in certi casi le note cancellano la poesia e inseguono una polifonia che comprende il ritmo della goccia dell’acqua, l’armonia dei suoni del violoncello e la melodia della parola declamata”.
Dice la poetessa, “con voce e violoncello si voleva tenere anche il suono dell’acqua in una delle sue tante forme e Gazzola ha creato una scultura che evidenzia in scena l’acqua nella forma di un cubo di ghiaccio con la caduta regolare di una goccia Questo suono particolare dell’acqua esce con noi all’inizio del concerto e viene spesso coperto dalla musica ma nelle pause e nei silenzi affiora”. Assai interessante perciò l’impaginato della serata che prevede un incipit affidato al ‘Requiem’ per violoncello solo del compositore australiano Peter Sculthorpe, morto nel 2014 e noto per il suo interesse verso le tradizioni musicali dei paesi confinanti con l’Australia e per aver fuso aspetti della musica aborigena e della musica occidentale. Composto nel 1979 in ricordo dei genitori, il Requiem si suddivide in sei movimenti, Introit, Kyrie, Qui Mariam, Lacrimosa, Libera me, Lux aeterna e seppur concepito nel solco della tradizione musicale occidentale alterna la sonorità del canto piano ad una appassionata espressività nei brani in prima persona contenenti implorazioni e desideri di vita eterna.
Le sonorità primitive di Sculthorpe diventano lo specchio sonoro per i versi di Mariangela Gualtieri che si riflettono in un rimando continuo di suggestioni poetiche. Una particolarità: per aumentare la ricchezza timbrica dello strumento, il compositore adotta l’espediente di abbassare l’accordatura della quarta corda del violoncello. Dialoghi anche fra voce e strumento ad arco nei brevi Preludi per violoncello solo dell’opera giovanile (è del 1974) di Sofija Gubajdulina, su commissione di Grigory Pekker, professore al Conservatorio di Novosibirsk. Ciascuno dei dieci Preludi, in origine denominati ‘Studi’ per il loro orientamento al perfezionamento della tecnica strumentale, sviluppa una diversa modalità di articolazione sullo strumento. Si va dunque dal primo, che analizza la tecnica dello staccato, al secondo, sul legato, al quarto, ‘Con o senza sordino’, al quinto ‘sul ponticello ordinario’ al ‘Flagioletti’ del settimo, (il flagioletto è un particolare registro dell’organo e un piccolo flauto a becco in uso in età barocca), fino al decimo Preludio che prevede il sonare senza arco e senza pizzicato. Come per tutte le composizioni di Gubajdulina, forte è l’anelito allo spiritualismo mistico ma in questi Preludi si coglie il suo amore per il violoncello che percepisce come un corpo di legno dotato di un suo sistema nervoso, le corde e di un apparato respiratorio che è l’arco, con il suo movimento a mantice, come un polmone. Pensati per celebrare il violoncello e appositamente per i versi della poetessa Gualtieri sono gli Studi per Acqua rotta del giovane violoncellista Lamberto Curtoni, nato a Picenza nel 1987 e perfezionatosi con Giovanni Sollima e che alterna una brillante attività concertistica a quella compositiva. A concludere, la magistrale bellezza e la perfezione contrappuntistica di due tra le tante perle compositive di Johann Sebastian Bach, da sempre autore prediletto di ogni vero musicista e del violoncellista Mario Brunello: la Partita in la minore Bwv 1013 e la Suite numero 2 in re minore Bwv 1008. Composta negli anni del soggiorno bachiano a Kothen, tra il 1722 e 23, si suddivide in quattro movimenti di danza (Allemande, Courante, Sarabande, Bourrée anglaise) e destinata inizialmente al flauto traversiere poi accomodata per cello. La Suite, probabilmente scritta nel 1720, è suddivisa in sei movimenti anch’essi di danza, cui l’aggiunta di Minuetti e Giga in forma libera dona variegata forma ritmica, sopra una meravigliosa fluidità contrappuntistica.
Il concerto è in collaborazione con Antiruggine, Arte Sella, Orto Botanico di Padova e Teatro Valdoca.
Asolo Musica ringrazia per il fondamentale sostegno il BELLUSSI Valdobbiadene, CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia e Caffè Hausbrandt.
PROFILI
MARIANGELA GUALTIERI una delle voci poetiche più apprezzate della scena contemporanea, è nata a Cesena, in Romagna. Si è laureata in architettura allo IUAV di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme al regista Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fin dall’inizio ha curato la consegna orale della poesia, dedicando piena attenzione all’apparato di amplificazione della voce e al sodalizio fra verso poetico e musica dal vivo. Fra i testi pubblicati: Antenata (Crocetti ed., 1992 e 2020), Fuoco Centrale (Einaudi, 2003), Senza polvere senza peso (Einaudi, 2006), Sermone ai cuccioli della mia specie (L’arboreto Editore, 2006), Paesaggio con fratello rotto (libro e DVD, Luca Sossella Editore, 2007), Bestia di gioia (Einaudi, 2010), Caino, (Einaudi, 2011), Sermone ai cuccioli della mia specie con CD audio (Valdoca ed., 2012), A Seneghe. Mariangela Gualtieri/Guido Guidi (Perda Sonadora Imprentas, 2012), Le giovani parole (Einaudi, 2015), Voci di tenebra azzurra (Stampa 2009 ed., 2016), Beast of joy. Selected poems (Chelsea Editions, New York, 2018), coautrice di Album dei Giuramenti e Tavole dei Giuramenti di Teatro Valdoca (Quodlibet, 2019), Quando non morivo (Einaudi, 2019), Paesaggio con fratello rotto (Einaudi, 2021), A braccia aperte (Carabba, 2022), L’incanto fonico. L’arte di dire la poesia (Einaudi, 2022).
MARIO BRUNELLO
Mario Brunelloè un musicista affascinante dotato di libertà espressiva rara al giorno d’oggi. A suo agio come solista, così come nella musica da camera e nei progetti artistici più innovativi, Brunello è stato elogiato da Gramophone per il suo “spirito eccezionale” e descritto come “intenso e appassionato” da The Strad.
Nel 1986 vince il Primo Premio al Concorso Čaikovskij di Mosca che lo proietta sulla scena internazionale. Viene invitato dalle più prestigiose orchestre, tra le quali London Philharmonic, Munich Philharmonic, Philadelphia Orchestra, Mahler Chamber Orchestra, Orchestre Philharmonique de Radio-France, DSO Berlin, London Symphony, NHK Symphony di Tokyo, Kioi Sinfonietta, Filarmonica della Scala, Accademia di Santa Cecilia; lavora con direttori quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Yuri Temirkanov, Manfred Honeck, Riccardo Chailly, Vladimir Jurowski, Ton Koopman, Riccardo Muti, Daniele Gatti, Myung-Whun Chung, Seiji Ozawa.
Nell’ambito della musica da camera collabora con celebri artisti, tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini, e l’Hugo Wolf Quartet.Nella sua vita artistica riserva ampio spazio a progetti che coinvolgono forme d’arte e saperi diversi (teatro, letteratura, filosofia, scienza), integrandoli con il repertorio tradizionale. Interagisce con artisti di altra estrazione culturale, quali Uri Caine, Paolo Fresu, Marco Paolini, Stefano Benni, Moni Ovadia e Vinicio Capossela. Attraverso nuovi canali di comunicazione cerca di avvicinare il pubblico a un’idea diversa e multiforme del far musica
GIANANDREA GAZZOLA
Gianandrea Gazzola nasce a Verona nel 1948, figlio di Piero Gazzola, architetto e Elena Schiavi, pittrice. Iscritto alla facoltà di Architettura a Venezia, studia contemporaneamente composizione a Milano. Dal 1975 si dedica soprattutto all’indagine dei rapporti fra suono e forma attraversando i territori della sperimentazione musicale e della scultura.Se gli anni settanta sono soprattutto segnati dalla collaborazione con Luciano Berio, i decenni successivi saranno scanditi da una sempre più intensa attività didattica e da un costante lavoro di sperimentazione sulle nuove tecnologie che lo porterà nel 1985 a fondare, con Felice Farina e altri il L.I.S. (Laboratorio Informatica Spettacolo).
All’impegno di progettista per importanti aziende internazionali (Promemoria, Lucas, Luceplan tra le altre), l’artista affianca interventi nell’ambito della scena teatrale in qualità di compositore ma anche di creatore di macchine di scena e di strumenti soprattutto per la coreografia di Gianfranco Paoluzi.
Dal 1980 al 1985 è docente di tecniche vocali per la Bottega Teatrale di Firenze diretta da Vittorio Gassman. Docente di Tecniche della sperimentazione all’Istituto europeo di design di Roma dal 1992 al 1997. A partire dal 2012 lavora all’installazione “Sub-Limine” scrivente che in tempo reale traccia l’attività delle radici di un olivo sospeso, presso il Cisternone di Seggiano con “Spazi Consonanti”, in collaborazione con il LINV, International Laboratory of plant neurobiology, e in particolare col prof. Stefano Mancuso. È del 2013 la prima commissione di un’opera da parte di Arte Sella. Nel 2022, per il ventennale dalla fondazione del suo Museo, il Comune di Castelnuovo di Farfa gli commissiona una nuova installazione sul tema del paesaggio (in progress).
Calendario e Programma
Chiesa di San Gottardo – Teatro Duse
Lunedì 9 settembre 2024 ore 21.00
ACQUA ROTTA
concerto per violoncello e voce recitante
Mariangela Gualtieri, poetessa
Mario Brunello, violoncello
Installazione “quasi zero” di Gianandrea Gazzola
Musiche di Sculthorpe, Gubajdulina, Curtoni, Bach
Testi di Mariangela Gualtieri
Per informazioni
Asolo Musica – Associazione Amici della Musica Cell. 392 4519244info@asolomusica.com – www.asolomusica.com
www.boxol.it/asolomusica