Bruno Aprea dirige agli Eremitani il Kyrie di Petrassi e lo Stabat Mater di Rossini

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50ª Stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto: Bruno Aprea dirige
agli Eremitani il Kyrie di Petrassi e lo Stabat Mater di Rossini
con le voci soliste dell’Accademia del Teatro alla Scala

Padova, Chiesa degli Eremitani
Venerdì 18 marzo, ore 20.45

L’Orchestra di Padova e del Veneto propone, nell’ambito della sua 50ª stagione, un concerto straordinario di musica sacra che avrà luogo venerdì 18 marzo, alle ore 20.45, nella Chiesa degli Eremitani a Padova. Il programma, concepito per le festività pasquali, comprende il Kyrie per coro e archi di Goffredo Petrassi e lo Stabat Mater per soli coro e orchestra di Gioachino Rossini.

Il concerto è reso possibile grazie al sostegno di Fondazione Antonveneta che da tempo contribuisce alla realizzazione dell’attività della Fondazione Orchestra di Padova e del Veneto, unica Istituzione Concertistico Orchestrale riconosciuta in Veneto.

Sul podio salirà Bruno Aprea, direttore autorevole ed eclettico, che frequenta abitualmente sia le sale da concerto che il teatro d’opera, ma attivo anche come docente e scrittore: l’anno scorso è stato infatti pubblicato il suo libro d’esordio “Filosolfeggiando”.

Sotto la direzione del Maestro Aprea si esibiranno, insieme con il Coro del Friuli Venezia Giulia preparato da Cristiano Dell’Oste, le Voci soliste dell’Accademia del Teatro alla Scala: Jihyun Cecilia Lee (soprano), Aya Wakizono (mezzosoprano), Giovanni Sebastiano Sala (tenore), Martin Summers (baritono).

Questa produzione rappresenta di fatto la prima collaborazione ufficiale tra OPV e l’Accademia del Teatro alla Scala, di cui la prestigiosa Accademia di perfezionamento per cantanti lirici, fondata nel 1997 da Riccardo Muti, rappresenta una delle eccellenze didattiche. Questa istituzione – che raccoglie l’eredità della scuola dei “Cadetti della Scala” voluta da Arturo Toscanini nel 1950 – prepara alla carriera professionale giovani cantanti provenienti da tutto il mondo, che possono così affinare in un percorso biennale le proprie capacità tecniche e interpretative.

Il concerto agli Eremitani si aprirà con un omaggio a Goffredo Petrassi, il grande compositore scomparso quasi centenario nel 2003 e di cui sarà eseguito l’ultimo, austero lavoro: il Kyrie per coro e archi composto nel 1986: una pagina affascinante e di grande presa che smentisce la distanza che a volte si instaura fra la musica contemporanea e il pubblico.

Concepito per coro e 12 strumenti ad arco, questo Kyrie è un brano di breve durata (meno di cinque minuti), un vero e proprio inno all’essenzialità musicale che si rifà alla grande polifonia cinquecentesca, ma con una armonia aggiornata. Un lavoro con cui Petrassi approda a quella limpidezza e apparente spersonalizzazione che caratterizzano alcuni degli esiti migliori della musica contemporanea.

La serata proseguirà con un’opera di musica sacra dal carattere più estroverso e realistico rispetto al brano di Petrassi: lo Stabat Mater di Gioachino Rossini. Nel musicare il testo della sequenza di Jacopone da Todi che descrive la sofferenza di Maria ai piedi della croce, il genio pesarese ricalca infatti, nella scrittura vocale e nella raffinata orchestrazione, lo stile operistico più maturo del Guglielmo Tell. Allo stesso tempo, è evidente un originale recupero delle tradizioni polifoniche italiane di Palestrina e, soprattutto, di Pergolesi, del quale Rossini aveva studiato e amato profondamente lo Stabat Mater.

Accusato al suo apparire di eccessiva teatralità e tono profano, questo capolavoro ha in realtà una scrittura profonda e tormentata, una musica intrisa di struggente dolore, moderna perché laica e religiosa al tempo stesso.

Lo Stabat Mater di Rossini debutta a Parigi il 7 gennaio 1842. Due mesi dopo sarà eseguito per la prima volta in Italia, all’Archiginnasio di Bologna, sotto la direzione di Gaetano Donizetti.

Info: www.opvorchestra.it, tel. 049 656848

Biglietti: 8-22€, in vendita da venerdì 11 marzo presso Gabbia (via Dante, 8) o il giorno del concerto al botteghino dell’Auditorium Pollini a partire dalle ore 20.00.

 

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