Chiude a quota 110.000 visitatori la mostra Manciù. L’ultimo Imperatore

 

 

SFIORANO QUOTA 110 MILA, I VISITATORI DELLA MOSTRA MANCIU’. L’ULTIMO IMPERATORE

TUTTI I NUMERI DI UN GRANDE SUCCESSO

 

Ha chiuso i  battenti domenica 20 maggio la mostra Manciù L’ultimo Imperatore, allestita a Casa dei Carraresi a Treviso dal 27 ottobre 2011, sostenuta da Fondazione Cassamarca e organizzata da Sigillum S.r.l. sotto la curatela e il coordinamento del sinologo, giornalista e scrittore Adriano Madaro, superando i 100 mila visitatori e sfiorando quota 110 mila. Un grande successo per la quarta ed ultima mostra conclusiva del ciclo La Via della Seta, che in otto anni ne ha raccontato ben 2500 di storia esponendo, nel totale delle quattro mostre, 1.247 reperti dal III secolo a.C. al XX secolo d.C..

«Un progetto – ha commentato il curatore Adriano Màdaro – che, ora che è concluso, posso ben definire una impresa impossibile da ripetere!»   

In tempi di crisi, difficili per il popolo delle mostre, questa rassegna che ha raccontato la storia della Dinastia Manciù – l’ultima a regnare sul popolo cinese, dalle vicende della terribile e affascinante Imperatrice Madre e Imperatrice Vedova CI XI, alla avventura umana e politica dell’ultimo imperatore PU YI che, salito al trono imperiale a soli 6 anni, ha traghettato il Celeste Impero sino alla nascita della Repubblica Cinese nel 1912 -, ha affascinato ben 107.635 visitatori.

QUESTI I NUMERI DELLA MOSTRA:

107.635 visitatori, dei quali il 60 per cento provenienti in percentuale dal Triveneto, Emilia, Romagna, Lombardia. Per quanto riguarda l’estero, sono giunti visitatori da Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovenia, Croazia, Francia, Baviera, Belgio, Norvegia. Circa un migliaio i visitatori cinesi che per la prima volta hanno potuto ammirare reperti appartenenti alla loro storia, ma non visibili nel loro Paese.

194 i giorni di apertura, compresa la proroga della apertura dal 13 al 20 maggio, per complessive 1.964 ore.

36 persone si sono turnate lungo tutta la durata della rassegna per accogliere i visitatori, comprese le guide esterne.

2.011 le visite guidate effettuate, delle quali il 20 per cento riservate alle scuole.

289 i reperti esposti in mostra ai quali si aggiungono altri 32 pezzi esposti nel mese di febbraio per un riassortimento imposto dal Governo Cinese che non consente l’esposizione dei manufatti di seta per più di tre mesi).

72 le casse che hanno viaggiato per 12 mila chilometri dalla Cina a Treviso – in camion dai Musei cinesi a Pechino; in aereo da Pechino a Francoforte e ancora in camion da Francoforte a Treviso sotto scorta armata e controllate da impianto satellitare – pari a 9.630 chilogrammi di peso. Ora tutti i reperti si preparano a compiere identico percorso per tornare in Cina e riprendere posto nei rispettivi musei

180.000.000 di dollari Usa il valore assicurativo complessivo dell’intera mostra.

Tra i pezzi più ammirati, il Trono del Celeste Impero, per la prima volta in assoluto nella storia dell’Impero Cinese, smontato, trasportato e rimontato in un paese straniero; il “frigorifero-condizionatore” risalente alla metà del Settecento e proveniente dalla Città Proibita; gli oggetti personali dell’Imperatrice Madre e Imperatrice Vedova CI XI.

Tra i più significativi commenti lasciati nel Guestbook esposto in mostra, quello lasciato da un visitatore milanese: “E’ straordinario che una città piccola come Treviso ci doni una mostra di questo livello! Averne di iniziative così a Milano…!”

La Mostra è stata promossa da Fondazione Cassamarca di Treviso e dall’Accademia Cinese di Cultura Internazionale. Main Sponsor della Mostra Unicredit Group e Rotas Italia. Catalogo: Tipografia Europrint. In collaborazione con: Fondazione Italia Cina, Ikea Italia Retail Srl.

Con il Patrocinio del Comune di Treviso, con collaborazione della Regione del Veneto e della Provincia di Treviso.

Pagina Facebook della Mostra: www.facebook.com/ultimoimperatore;

Siti Internet del curatore Adriano Màdaro: www.madaro.it; www.madaro.eu.

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