I Capuleti e i Montecchi di Bellini al Verdi di Padova
Con I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, una delle trasposizioni in musica più riuscite e rappresentate della più celebre storia d’amore di tutti i tempi, continua la Stagione lirica padovana 2022, organizzata e prodotta dal Comune di Padova – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e si avvale del contributo del MiC e della Regione del Veneto.
Nuova coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e i Comuni di Treviso e Rovigo
Venerdì 21 ottobre 2022, ore 16 (anteprima giovani)e domenica 23 ottobre, ore 16.00, andrà in scena al Teatro Giuseppe Verdi di Padova, la tragedia lirica in due atti I Capuleti e i Montecchi composta da Vincenzo Bellini, su libretto di Felice Romani.
Il Teatro Stabile Giuseppe Verdi proporrà l’opera in una nuova coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi e i Comuni di Treviso e Rovigo con la regia di Stefano Trespidi e le scene di Filippo Tonon.
Tiziano Severini dirigerà l’Orchestra di Padova e del Veneto, il coro Iris Ensemble ed un cast che vede protagonisti il basso Abramo Rosalen nel ruolo di Capellio, il soprano Francesca Pia Vitale nel ruolo di sua figlia Giulietta, il mezzosoprano Chiara Amarù in quello, en travesti, di Romeo, il tenore Davide Tuscano in quello del rivale Tebaldo, e il basso William Corrò in quello di Lorenzo, medico di casa Capuleti.
«Sono molto contento di curare la regia di questo spettacolo che debutterà a Padova.– spiega il regista Stefano Trespidi – Uno spettacolo nel quale modernità e tradizione si fonderanno in un allestimento che, privo di riferimenti temporali specifici, vuole esaltare i sentimenti e le relazioni tra i personaggi»
I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini
I Capuleti e i Montecchi è uno dei vertici dell’arte di Vincenzo Bellini. L’opera venne rappresentata in prima assoluta al Teatro La Fenice l’11 marzo 1830 riscuotendo un autentico trionfo, con vette addirittura di fanatismo.
Autore del libretto, come delle successive Sonnambula e Norma, fu Felice Romani, che per abbreviare il più possibile il lavoro di composizione sfrondò al massimo, con grande efficacia drammaturgica, un libretto (Giulietta e Romeo) scritto cinque anni prima per Nicola Vaccai, giustificando le ellissi narrative con una suddivisione dell’azione in quattro parti narrativamente autonome: l’inutile proposta di pace di Romeo ai Capuleti e l’invito a Giulietta a fuggire con lui; l’attacco armato dei Montecchi per impedire le nozze di Giulietta con Tebaldo; la falsa morte di Giulietta e la disperazione di Romeo e Tebaldo; la morte dei due amanti nella cripta dei Capuleti.
Limitando, inoltre, il cast a un terzetto di protagonisti (Giulietta, Romeo e Tebaldo) più una coppia di comprimari (Capellio e Lorenzo).
Fonte del soggetto non fu la tragedia di Shakespeare, poco conosciuta allora in Italia, bensì la tradizione letteraria francese e italiana e, in particolare, la tragedia settecentesca di Jean-François Ducis e quelle primo ottocentesche di Luigi Scevola, Giuseppe Morosini, Cesare della Valle e Filippo Huberti, che sulla struttura della novella bandelliana (di cui è mantenuto il tragico ingranaggio finale, dal filtro in poi) innestarono temi quali il dovere filiale di Giulietta, l’irremovibilità di Capellio, le doti politiche e guerresche di Romeo, la rivalità tra Romeo e Tebaldo.
La Stagione Lirica di Padova
La Stagione Lirica di Padova è organizzata e prodotta dal Comune di Padova – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Stabile del Veneto e si avvale del contributo del MiC e della Regione del Veneto.
Biglietteria e informazioni
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tel. 049/87770213
Aperto dal martedì al sabato dalle ore 10.00 -13.00 e dalle 15.00 alle ore 18.30
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