La Russia di Tchaikovsky e Shostakovich

53ma Stagione concertistica 2018/2019
Tempi e tempeste

Giovedì 18 aprile 2019
JONATHAN BERMAN, direttore
ANDREA MASTRONI, basso

Padova, Auditorium Pollini
Prova generale ore 10.30
Con una introduzione all’ascolto alle ore 19.45

Dopo la Suite “Mozartiana”, il nome di Tchaikovsky, il maggior compositore russo dell’Ottocento compare di nuovo nel programma del penultimo concerto della stagione, il prossimo giovedì 18 aprile alle ore 20.45 in Auditorium Pollini.

In quest’occasione l’OPV sarà diretta dal giovane e già affermatissimo direttore inglese Jonathan Berman, allievo e amico di Oliver Knussen, forte dell’esperienza con orchestre quali la London Philarmonic e la BBC Symphony Orchestra. Accanto alla Suite n. 2 di Tchaikovsky verrà eseguito un altro capolavoro russo, ma del Novecento: le musiche di scena per King Lear di Dimitri Shostakovich. Per questo brano l’orchestra sarà affiancata dalla voce straordinaria di Andrea Mastroni, basso protagonista di una eccezionale carriera che l’ha portato, tra l’altro, a vincere il Premio Abbiati per la sua performance in Acquagranda di Perocco alla Fenice e a registrare Serse di Haendel per la Deutsche Grammophon.

Andrea Mastroni

Scritta alla vigilia della Seconda Guerra per una messa in scena del dramma di Shakespeare diretta da Grigori Kozintsev (lo stesso che poi girerà l’omonimo film, sempre con musiche di Shostakovich), la suite dal King Lear porta i segni delle recenti tensioni fra il compositore e la Pravda, il giornale governativo russo che l’aveva più volte attaccato per le sue presunte posizioni ideologiche. Ma presenta anche alcuni punti di contatto con il suo impegno immediatamente precedente, la riorchestrazione del Boris Godunov di Mussorgsky, un’opera che con il King Lear shakespeariano ha numerosi punti di contatto. Al centro di entrambe, per esempio, c’è un monarca che commette peccato e muore consumato dalla propria colpa; ma il parallelismo più sconcertante sta nella figura del Pazzo, che in entrambi i lavori gioca un ruolo fondamentale. Il carattere di questo personaggio, nel lavoro di Shostakovich, è condensato nel miniciclo di canzoni Ten Songs for the Fool, per voce grave: una successione di miniature di una potenza straordinaria, nelle quali spicca per incongruità, ma anche per effetto drammatico, l’utilizzo della melodia di Jingle Bells.

Jonathan Berman

La Suite n. 2 di Tchaikovsky fu composta nel 1883 durante un soggiorno con il fratello in una località di campagna. “Ho usato alcune combinazioni orchestrali nuove che mi interessano molto”, scrisse il compositore alla sua mecenate Nadezhda von Meck prima ancora di finire il lavoro: e infatti questa suite rappresenta un punto di svolta nella produzione di Tchaikovsky, in particolare nella sua tecnica di orchestrazione che qui si arricchisce di numerosissimi nuovi espedienti. Mentre l’interesse del primo movimento, Jeu de sons, appare ancora legato soprattutto alla forma – e infatti gran parte del pezzo è basata su un contrappunto fitto e severo – già nel secondo, Valse, la linea melodica a volte sembra ritirarsi come una risacca, lasciando spazio ad isole timbriche cangianti e multicolori dei fiati. Molto diversi, ma altrettanto variopinti sono anche il terzo movimento, Scherzo burlesque, nel quale il gioco timbrico si arricchisce del suono di quattro fisarmoniche che si palleggiano i gesti tematici con le sezioni dell’orchestra, e il quarto, Rêves d’enfant, le cui lunghissime melodie vanno allontanandosi dal mondo domestico e infantile da cui sono partite per raggiungere territori lontanissimi, inesplorati, misteriosi. Una Danse baroque (dove baroque, più che avere un valore di richiamo storico, significa «grottesca» o «bizzarra») conclude la suite in maniera esplosiva e pirotecnica.

Il concerto sarà anticipato dalla prova generale aperta al pubblico alle ore 10.30 e da una introduzione all’ascolto con i protagonisti della serata alle ore 19.45 sempre in Auditorium.

La Stagione concertistica è realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione del Veneto, del Comune di Padova e di Fondazione Antonveneta.

Biglietti

53a Stagione concertistica 8-25€
Prove generali 3-8€

In vendita online su www.opvorchestra.it (solo biglietti interi), da una settimana prima del concerto presso Gabbia Dischi (via Dante, 8) e al botteghino dell’Auditorium la sera del concerto dalle ore 20.00.

Info T. 049 656848-656626, www.opvorchestra.it.

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