Lina Wertmüller racconta il suo Novecento a Musikè
19 maggio 2014, ore 21.00
Bagnoli di Sopra (PD), Teatro Goldoni
UN’ALLEGRA FIN DE SIÈCLE
in recital
di e con Lina Job Wertmüller
Musiche e canzoni di Italo “Lilli” Greco e Lucio Gregoretti
Lina Job Wertmüller voce recitante
Nicoletta Della Corte voce cantante
Francesco Bancalari pianoforte
Produzione Promo Music
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.rassegnamusike.it
Lina Wertmüller racconta il suo Novecento a Musikè
Lunedì 19 maggio alle 21.00, al Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra, la grande regista darà vita a una passeggiata di musica e parole attraverso la storia del ventunesimo secolo
Un’allegra fin de siècle animerà lunedì 19 maggio il Teatro Goldoni di Bagnoli di Sopra, per il secondo appuntamento padovano proposto da Musikè, la rassegna promossa e organizzata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo che da maggio a dicembre, con la consueta pausa nei mesi estivi di luglio e agosto, porterà nelle province di Padova e Rovigo artisti, musicisti, cantanti, attori di prima grandezza e giovani talenti nazionali e internazionali, impegnati in quattordici spettacoli a ingresso gratuito e tre spettacoli a offerta libera.
Protagonista dello spettacolo di lunedì prossimo sarà Lina Job Wertmüller, che porterà in scena Un’allegra fin de siècle, recital di parole e musica dedicato alla storia del Novecento, con canzoni inedite scritte dalla stessa Wertmüller, arrangiate da Lucio Gregoretti e Italo “Lilli” Greco e interpretate da Nicoletta Della Corte accompagnata al pianoforte da Francesco Bancalari.
Un racconto ironico, satirico, grottesco, dalla Belle époque alle Torri Gemelle, passando per Marlene Dietrich e Rita Hayworth. Uno spettacolo irresistibilmente divertente, anche se ripercorre gli eventi di un secolo che di nefandezze ne ha fatte tante.
Da Vittorio Emanuele a Stalin, da Mussolini a Hitler, da Eva Braun alla Venere Nera, passando per le soubrettes di inizio Novecento. E poi ancora, da Marx a Freud, da Einstein a Tito, da Pol Pot a Bin Laden: un’altalena di storie, in bilico tra il bene e il male. Un capitolo pieno di tragiche ombre, quello del Novecento, illuminato nel finale dello spettacolo da due barlumi di speranza: le storie di due bambini che, in questa “allegra fin de siècle”, ci permettono ancora di sognare.
Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria su www.rassegnamusike.it
Per informazioni
tel. 345/7154654
www.rassegnamusike.it
PROFILO
Iscrittasi ai corsi di regia dell’Accademia Pietro Sharoff nel 1951, dopo un’intensa attività di sceneggiatrice, dialoghista e regista, Lina Wertmüller esordisce come aiuto-regista di Fellini in 8 e 1/2 (di cui collabora anche alla sceneggiatura). Nel 1963 realizza un film d’autrice, I basilischi, tenera satira dei giovani delle province del Sud, apprezzato sia in Italia che all’estero, con cui ottiene la Vela d’argento e il premio Fipresci al Festival di Locarno e il premio della giuria dei giovani al Rencontres del Films pour la jeunesse. Con Nino Manfredi gira, nel 1965, Questa volta parliamo di uomini, vincitore della Maschera d’argento. Negli stessi anni dirige per la televisione Il giornalino di Gian Burrasca, adattamento dal romanzo di Vamba che è subito un grande successo di pubblico, e due commedie musicali con Rita Pavone, sotto lo pseudonimo di George H. Brown, Rita la zanzara e Non stuzzicate la zanzara. Ottiene grande fama negli anni Settanta scrivendo e dirigendo una serie di commedie aggressive: Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972), Film d’amore e d’anarchia (1973), Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), Pasqualino settebellezze (1975), interpretati da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, che caratterizzano subito lo stile di regia della Wertmüller: toni grotteschi, stravaganti, racconti sovrabbondanti. I film successivi, sempre contraddistinti da uno stile ironico e da titoli lunghi e barocchi, sono Sotto… sotto… strapazzato da anomala passione (1984), Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti (1985), Notte d’estate con profilo greco, occhi a mandorla e odore di basilico (1986), In una notte di chiaro di luna (1989), Io speriamo che me la cavo (1992), Ferdinando e Carolina (1999). Dal 1988 al 1993 è Commissario straordinario del Centro sperimentale di cinematografia. Nel 1996 dal romanzo di Domenico Rea realizza Ninfa plebea e Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica, sul tema del conflitto di classe (sempre presente nei suoi lavori) tra un operaio comunista e una parrucchiera leghista. Nel 2001 le viene conferito il Premio alla Carriera al Trani Filmfestival.
Musikè 2014 è promossa e organizzata da
Fondazione Cassa di Risparmio Padova e Rovigo
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tel. 345 – 7154654
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