Lo sconfinato amore per la pittura di Antonio Ligabue
Lo sconfinato amore per la pittura di Antonio Ligabue
anima le festività natalizie
L’idea regalo con il biglietto della mostra
conquista i giovanissimi
Prosegue con grande successo ai Musei Civici agli Eremitani la mostra “Antonio Ligabue. L’uomo, il pittore” dedicata all’universo pittorico e scultoreo del geniale pittore italo-svizzero (Zurigo 1899 – Gualtieri 1965). I suoi autoritratti, le sculture, gli animali selvaggi e agresti e i paesaggi sono ormai entrati nel cuore dei visitatori, che stanno affluendo numerosi di giorno in giorno a scoprire, o a riscoprire, una delle personalità più interessanti dell’arte del Novecento, le cui opere sono diventate la fondazione di un modello liberatorio che ripara le ferite, le violenze e i soprusi della vita.
«Invitiamo padovani e turisti ad approfittare delle vacanze natalizie per visitare le importanti mostre che stanno animando la stagione culturale padovana – spiega Andrea Colasio, Assessore alla Cultura del Comune di Padova – Un’occasione per i padovani per apprezzare la grande arte e il patrimonio culturale cittadino: da dicembre e fino al 6 gennaio regaliamo loro anche la visita gratuita alle collezioni dei Musei Civici; ingresso libero anche a Palazzo Zuckermann e a Palazzo della Ragione. Regalare arte significa regalare emozioni, esperienze, magari da condividere. È questo lo spirito della promozione natalizia della mostra di Ligabue».
Nelle festività natalizie, a parte le chiusure del 24, del 25 dicembre, e dell’1 gennaio, l’esposizione rimarrà aperta da martedì a domenica per disvelare un percorso attraverso la vita e l’arte di Antonio Ligabue, una vicenda esistenziale dominata dalla solitudine, dall’emarginazione, riscattate solo da uno sconfinato amore per la pittura. Sono esposti più di settanta dipinti, tre dei quali provenienti da collezioni private padovane e mai esposti al pubblico. Insieme ad essi dieci opere su carta e sette sculture, fusioni in bronzo dalle originali che Ligabue realizzò in creta adoperando l’argilla delle sponde del Po, nella Bassa reggiana dove il pittore ha vissuto dopo l’espulsione dalla natia Svizzera, rimanendovi fino alla morte.
E proprio dalla mostra viene un’originale idea regalo: è possibile donare un biglietto d’ingresso alla mostra acquistandolo presso la biglietteria dei musei in piazza Eremitani; il biglietto sarà inserito in una busta natalizia con biglietto di auguri personalizzabile (euro 10).
«È la prima volta – raccontano alla biglietteria dei Musei Civici – che vediamo tanti giovani decidere di regalare per Natale un biglietto ad una mostra. Siamo molto colpiti»
L’esposizione, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Padova, è curata da Francesca Villanti e Francesco Negri ed è organizzata e prodotta da C.O.R. (Creare Organizzare Realizzare), con la direzione generale di Alessandro Nicosia, in collaborazione con la Fondazione Museo Antonio Ligabue e il Comune di Gualtieri (RE).
Aperta fino al 17 febbraio 2019, orario 9-19 (chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio); biglietti intero: euro 10, ridotto: euro 8 (over 65, giovani dai 15 ai 25 anni, convenzioni Musei Civici, Padova Card, possessori biglietto Cappella degli Scrovegni e/o mostra “Gauguin e gli Impressionisti”).
Info e prenotazioni
tel 049 2010010 Indirizzo web: www.padovacultura.it
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