Ludwig van Beethoven e la genesi dell’Ouverture del Fidelio

“Lezioni di Sabato. Ripetizioni di musica al Liviano”.
Ludwig van Beethoven e la genesi dell’Ouverture del Fidelio

Sabato 24 febbraio alle 17,30 presso la Sala dei Giganti si terrà il quinto appuntamento delle “Lezioni di Sabato. Ripetizioni di musica al Liviano”, l’innovativa e già consolidata proposta di approfondimento musicale della 52 StagioneOPV–Teatri del suono, sostenuta dall’Associazione Amici OPV. La “Lezione”, realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, ripercorrerà le tappe della travagliata genesi dell’Ouverture del Fidelio di Ludwig van Beethoven, mettendo a confronto la versione definitiva con le tre pagine sinfoniche scartate dallo stesso compositore: la Leonora I, II, e III. Sul podio, a guidare l’Orchestra di Padova e del Veneto, ci sarà Maestro Marco Angius, accompagnato, in veste di relatore, dal compositore Alessandro Solbiati.

Alessandro Solbiati, al Liviano il 24 febbraio 2018
Alessandro Solbiati, al Liviano il 24 febbraio 2018

Il quinto appuntamento del ciclo “Lezioni di Sabato. Ripetizioni di musica al Liviano”, la fortunata e ormai consolidata novità musicale dell’Orchestra di Padova e del Venetoche in breve tempo, grazie all’innovativa formula divulgativa, ha saputo conquistare l’attenzione del pubblico, segnerà un’importante occasione per entrare nel laboratorio compositivo del genio di Ludwig van Beethoven, la cui musica è al centro dell’intera stagione OPV – Teatri del suono. La consueta cornice della Sala dei Giganti al Liviano ospiterà dunque un imperdibile appuntamento in cui sarà possibile, non solo ascoltare e mettere a confronto tutte le versioni dell’Ouverture del Fidelio, da quella definitiva alle tre pagine sinfoniche presto scartate dallo stesso musicista, la Leonora I, II e III, ma anche comprendere fino in fondo la travagliata genesi del capolavoro beethoveniano, che ha accompagnato il compositore per quasi un decennio, dal 1805, anno della Leonora I che non venne mai presentata in pubblico e della Leonora II, al 1814 data dell’edizione definitiva dell’opera, passando per la grande pagina della Leonora III del 1806. L’approfondimento e le analisi musicali dei brani saranno affidate a un relatore d’eccezione, il compositore Alessandro Solbiati, mentre sul podio, alla guida dell’OPV, ci sarà il Maestro Marco Angius.

La lezione avrà luogo sabato 24 febbraio alle 17,30 presso la Sala dei Giganti al Liviano.

Le “Lezioni di sabato. Ripetizioni di musica al Liviano” sono realizzate con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione del Veneto, del Comune di Padova, di Fondazione Antonveneta, dell’Università degli Studi di Padova e degli Amici dell’Orchestra di Padova e del Veneto

Biglietti

Interi €8; ridotti under35 €3. I biglietti sono acquistabili online attraverso il sito www.opvorchestra.it (solo biglietti interi), a partire da una settimana prima di ciascun concerto presso Gabbia (via Dante, 8) o il giorno del concerto al botteghino della Sala dei Giganti dalle ore 16.00.

Info
T 049 656848 · 656626
info@opvorchestra.it
www.opvorchestra.it

3 pensieri su “Ludwig van Beethoven e la genesi dell’Ouverture del Fidelio

  1. Francesco Mammola è un bravo mandolinista.Suona altri strumenti, tra cui il pianoforte, ma il mandolino resta il suo preferito.L”ho ascoltato varie volte,anche quando pochi lo conoscevano. Però dire che è tra i migliori del mondo, ci andrei un po” cauto. concerti per mandolino sono stati scritti da Vivaldi, Paisiello, Hummel,classico l”accompagnamento con mandolino nella serenata del Don Giovanni di Mozart, anche Paganini ha scritto musiche per mandolino. Mettiamo ad esempio un Ugo Orlandi che gira il mondo con i solisti veneti,docente di mandolino e mandolinista polistrumentista. Ecco, Mammola non ha ancora una sua orchestra sinfonica, con la quale andare in giro per il mando, a fare concerti. Il mandolino, a mio modesto parere, si accorda molto bene con una orchestra sinfonica che lo appoggia. Comunque, io gli auguro grandi successi,perché dire che è bravo è bravo. Ma non lasciamoci andare ad iperboli,come Uno dei migliori del mondo. Aspettiamo e vedremo .

  2. Francesco Mammola èun bravo mandolinista .Suona altri strumenti, tra cui il pianoforte, ma il mandolino resta il suo preferito.L”ho ascoltato varie volte,anche quando pochi lo conoscevano. Però dire che è tra i migliori del mondo, ci andrei un po” cauto. concerti per mandolino sono stati scritti da Vivaldi, Paisiello, Hummel,classico l”accompagnamento con mandolino nella serenata del Don Giovanni di Mozart, anche Paganini ha scritto musiche per mandolino. Mettiamo ad esempio un Ugo Orlandi che gira il mondo con i solisti veneti,docente di mandolino e mandolinista polistrumentista. Ecco, Mammola non ha ancora una sua orchestra sinfonica, con la quale andare in giro per il mando, a fare concerti. Il mandolino, a mio modesto parere, si accorda molto bene con una orchestra sinfonica che lo appoggia. Comunque, io gli auguro grandi successi,perché dire che è bravo è bravo. Ma non lasciamoci andare ad iperboli,come Uno dei migliori del mondo. Aspettiamo e vedremo .

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