Marcello Panni dirige il suo Concerto per violino e orchestra “Dalla Terra del Rimorso”, la Sinfonia in do di Bizet e la cantata di Gounod “Marie Stuart et Rizzio”
Per la Stagione OPV, Marcello Panni dirige il suo Concerto per violino e orchestra “Dalla Terra del Rimorso”, la Sinfonia in do di Bizet
e, in prima esecuzione assoluta,
la cantata di Gounod “Marie Stuart et Rizzio”
Padova, Auditorium Pollini
19 aprile 2018, ore 20.45
La 52ª Stagione dell’Orchestra di Padova e del Veneto, “Teatri del suono”, prosegue all’Auditorium Pollini di Padova con un concerto realizzato in collaborazione con Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française. Giovedì 19 aprile, alle 20.45, Marcello Panni salirà sul podio della formazione patavina per dirigere un programma che gravita anche in questa occasione attorno al rapporto tra musica e drammaturgia.
Compositore e direttore d’orchestra, il Maestro Panni è ospite delle principali istituzioni musicali italiane e dei più importanti teatri lirici internazionali. Attualmente è direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica Siciliana Oltre alle più note opere di repertorio, ha diretto in prima esecuzione assoluta lavori, fra gli altri, di Morton Feldman, Silvano Bussotti, Philip Glass. È autore di numerosa musica vocale, sinfonica e da camera, e ha composto diverse opere liriche.
Proprio con una sua composizione si aprirà la serata al Pollini. Si tratta del Concerto per violino e Orchestra Dalla Terra del Rimorso, eseguito per la prima volta nel 2014 e ispirato alla musica popolare del Salento, che vedrà impegnata come solista la violinista bellunese Myriam Dal Don. Seguirà una scena lirica per soprano tenore e orchestra di Charles Gounod, Marie Stuart et Rizzio, proposta in prima esecuzione assoluta e affidata alle voci soliste di Gabrielle Philiponet ed Enguerrand De Hys. In chiusura di programma, infine, Marcello Panni dirigerà la Sinfonia in do maggiore di Georges Bizet.
Proposto in prima esecuzione assoluta il 21 novembre 2014 a Lecce, con l’Orchestra sinfonica “Tito Schipa” e il violinista Francesco D’Orazio, il Concerto per violino e orchestra La Terra del Rimorso si ispira a melodie popolari del profondo Sud contadino e rimanda, nel titolo, a un celebre saggio dell’antropologo Ernesto De Martino. Il punto di partenza è la composizione di 16 Popsongs per l’Ensemble del Sud, un complesso di sette esecutori ispirato all’orchestrina dell’Histoire du Soldat. Successivamente Panni ha ampliato l’organico di tre di quei 16 brani in un vero e proprio Concerto per violino e orchestra, articolato nei tre classici movimenti. In occasione della prima esecuzione a Lecce, per accentuare il senso “pop” del pezzo, il concerto è stato suonato su un violino elettrico, il cui impiego non è tuttavia obbligatorio.
Fino ad oggi mai eseguita, la Cantata di Gounod Marie Stuart et Rizzio, composta nel 1837 per il Prix de Rome, dove si classifica al secondo posto, rievoca l’episodio di Maria Stuarda e del suo segretario privato Davide Rizzio, assassinato nel 1566, sotto gli occhi della regina cattolica, da alcuni nobili protestanti. Il testo di Léon Halévy rimanda alla moda dello stile gotico, in voga in Francia durante il periodo della Restaurazione, ed esalta quindi in chiave romanzata le violente passioni dei due protagonisti. Scritta per soprano, tenore e orchestra, la scena lirica di Gounod sviluppa la vena poetica di Halévy in uno stile che, a livello vocale, risente molto delle influenze dell’opera italiana, diffusa a Parigi grazie al Théâtre-Italien, dove si esibivano cantanti come la Pasta, la Malibran, la Grisi, e dove nel 1835 si era tenuta la prima trionfale dei Puritani. Particolarmente efficace nei timbri e nelle armonie anche la parte strumentale.
Scritta nel 1855 a 17 anni, la Sinfonia in do maggiore è una chiara dimostrazione della precoce padronanza di Bizet nel trattamento tematico e delle sue doti di melodista. L’opera, che avrebbe potuto preludere a una brillante carriera sinfonica, viene invece considerata dall’autore un semplice esercizio di composizione e cade presto nell’oblio senza mai essere eseguita. Sarà presentata per la prima volta al pubblico a Basilea nel 1935, sessant’anni dopo la morte di Bizet. Articolata nei classici quattro movimenti, è un piccolo gioiello di eleganza, una pagina fluente e ben disegnata, avvolta da una delicata aura romantica, che si distingue per il carattere accattivante delle linee melodiche che risentono chiaramente dell’influenza di Mozart e Mendelssohn.
Come di consueto il giorno del concerto, alle 10.30, sempre all’Auditorium Pollini, sarà aperta al pubblico la prova generale: biglietto intero euro 8, ridotto studenti euro 3.
La 52ª Stagione concertistica dell’Orchestra di Padova e del Veneto è realizzata con il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione del Veneto, del Comune di Padova e di Fondazione Antonveneta.
Biglietti
Concerto: interi €25; ridotto riservato ai titolari di OPV Card €20; ridotti under35 €8; ridotti speciali famiglie €30.
I biglietti saranno disponibili in prevendita a partire da una settimana prima rispetto alla data del concerto presso Gabbia (via Dante, 8) o in vendita al botteghino dell’Auditorium Pollini, il giorno del concerto dalle ore 20.00. I biglietti interi possono essere online sul sito www.opvorchestra.it
Info
T 049 656848 – 656626
info@opvorchestra.it
www.opvorchestra.it
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