Prima lezione di suono: Ivan Fedele e l’OPV diretta da Angius sulle note di Haydn

 

Da mercoledì 29 marzo 2017 a venerdì 12 maggio 2017, a Padova, nella Sala dei Giganti al Liviano, l’Orchestra di Padova e del Veneto in collaborazione con l’Università degli Studi di Padova proporrà tre lezioni-concerto tenute dal compositore Ivan Fedele. La prima lezione, che si terrà mercoledì 29 marzo 2017 alle 17.30 nella Sala dei Giganti al Liviano, sarà incentrata sulle novità dirompenti portate al linguaggio musicale da Franz Joseph Haydn.

Le Lezioni di Suono dell’Orchestra di Padova e del Veneto, nate da un’idea del suo direttore artistico Marco Angius, sono occasioni uniche di confronto e di dialogo fra la musica del presente e i compositori del passato. L’anno scorso è stato Salvatore Sciarrino a condurre il pubblico nel labirinto della creazione musicale, evitando le strade più larghe e privilegiando sentieri di margine: un viaggio di parole e suoni che ha catturato gli astanti, tanto che si è dovuta organizzare una quarta lezione-concerto fuori programma. Ora, mentre le lezioni dell’anno scorso stanno per essere trasmesse da RAI5 il prossimo 13 aprile per tutti i giovedì ed il primo giovedì di maggio, prende il via un secondo ciclo, durante il quale sarà Ivan Fedele a misurarsi con l’intreccio della musica del presente, e della musica del passato per come si fa oggi presente.

Ivan Fedele, musicista d’eccezione, è l’attuale compositore in residence dell’Orchestra di Padova e del Veneto. La sua opera, ricca di progetti vasti e complessi, reca traccia della volontà di forgiare grandi costruzioni sonore ed è percorsa dal costante bisogno di misurarsi con le maggiori problematiche della creazione musicale. Il suo è uno sforzo continuo teso a indagare ed a padroneggiare il lessico e la sintassi dell’arte dei suoni, tenendoli insieme in un linguaggio complesso ma organico. Non si considera un affabulatore, ma uno scultore del suono: i suoi brani sono concepiti come esplorazione e disvelamento nel tempo di oggetti sonori indivisi, potenzialmente proiettati fuori dal tempo.

Non stupisce quindi che nella scelta degli argomenti delle lezioni-concerto a lui affidate Fedele abbia deciso di confrontarsi con alcuni dei compositori del passato dal lascito più ponderoso: con quelli che hanno maggiormente impregnato di sé il lessico e la sintassi della musica attuale. La prima lezione, che si terrà mercoledì 29 marzo 2017 alle 17.30 nella Sala dei Giganti al Liviano, sarà incentrata sulle novità dirompenti portate al linguaggio musicale da Franz Joseph Haydn, di cui verrà eseguita la Sinfonia n. 99 in Mi bemolle maggiore. Inoltre verrà eseguita Syntax 0.1 (if@hay.dn) di Fedele, il primo pannello di un trittico in cui il compositore ha indagato i principali nodi del pensiero dei tre maestri della Scuola di Vienna (Haydn, Mozart e Beethoven). Protagonisti assieme a Fedele L’Orchestra di Padova e del Veneto diretta da Marco Angius.

Marco Angius e Ivan Fedele

«Io non ho mai voluto utilizzare materiali storici nelle mie composizioni» afferma Ivan Fedele. E anche in questo caso il dialogo con Haydn non si sviluppa sul piano della citazione, della variazione o dell’elaborazione tematica, bensì, più in profondità, su quello delle movenze interne e del pensiero compositivo, considerato nella sua sconcertante attualità. È nell’opera di Haydn che trovano espressione per la prima volta, ma in modo quasi già compiuto, alcuni dei più forti desideri che animano la musica d’oggi. Primo fra tutti quello di plasmare il timbro del suono con attenzione almeno pari a quella dedicata a melodia ed armonia, e di farne uno dei marcatori determinanti della forma musicale. Ma anche, in embrione, il desiderio di asciugare il concetto di tema delle sue ridondanze barocche, di portarlo verso la figura e già quasi al gesto.

Ciò che interessa a Fedele è quanto in Haydn sembra già portare a Beethoven e ad un approccio scultoreo al suono, e attraverso Beethoven alla musica del Novecento. E la Sinfonia n. 99 in Mi bemolle maggiore, composta da Haydn verso la fine della sua vita, in un momento in cui poteva disporre, a Londra, di un’orchestra molto migliore di quella con cui era abituato a lavorare, è l’esempio migliore da cui partire per tracciare questo percorso. Tanto dall’apparente amabilità del primo tempo, percorsa da tensioni sotterranee, quanto dall’intensità del cantabile del secondo tempo e dal vigore del finale traspare infatti un pensiero già teso, oltre le proporzioni da camera delle compagini settecentesche, verso il suono dell’orchestra moderna.

Lezioni di suono:
Interi € 8, ridotti € 3 (studenti e giovani under35) acquistabili online sul sito opvorchestra.it (solo biglietti interi), o a partire da una settimana prima di ciascun appuntamento presso Gabbia (via Dante, 8) o il giorno stesso dalle ore 16.30 al botteghino della Sala dei Giganti.

Prima del suono:
Biglietto unico 3€,
acquistabile il giorno stesso dalle ore 10.00 al botteghino della Sala dei Giganti.

Info
T 049 656848 · 656626
info@opvorchestra.it
www.opvorchestra.it

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